Piattone destro su assist di Lukaku, poi un pallonetto a scavalcare Perin. Ciro gol, doppietta. E segna sempre lui verrebbe da dire riadattando un vecchio adagio dedicato a...
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Nelle vene dei compagni scorre sangue unico: «Siamo scesi con l'atteggiamento giusto, pressando ed entrando in porta tutti insieme», spiega Milinkovic. Rulli di tamburo, ecco l'esecuzione del plotone. Sergej batte la punizione dal limite conquistata con furbizia da un sempre più smaliziato Murgia. Luis Alberto fa il velo e illumina anche in questa serata il cielo. Ma è tutta la Lazio ad accendersi come se avesse un comune contatore. E quando si spegne Lulic, ecco le urla di Radu. Nemmeno i senatori hanno il diritto di distrarsi. Succede un paio di volte e il Genoa pareggia. Solito Marassi? Solita maledizione? No, perché la Lazio ha Ciro il Grande. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero