Si toglie per la prima volta direttamente lui dal mercato: «Vorrei chiudere la carriera alla Lazio, ma mai essere un peso. Magari quando avrò 33 anni, questa squadra...
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Immobile paragona a Klopp il suo tecnico, nonché grande amico. E pensare che la sua sfuriata dopo la sostituzione col Parma poteva incrinare il loro rapporto: «Ho sbagliato io, non ero in me stesso. Nella mia carriera non l’ho mai fatto e mai lo rifarò, ma Inzaghi mi conosce e mi ha perdonato subito. In quella settimana abbiamo parlato tanto, è stato giusto mettermi in panchina a San Siro». Poco importa che proprio contro l’Inter a settembre sia arrivato l’ultimo ko. E’ servito al gruppo per prendere il volo con 21 risultati utili di seguito. Oggi la Lazio è senz’altro in Champions, merito di Ciro, ma anche dei compagni che lo hanno lanciato con 27 gol al primo posto nella corsa alla scarpa d’oro: «Milinkovic e Luis Alberto sono fortissimi e fondamentali, ma guai a dimenticare l’aiuto di Correa e Caicedo». Bisogna fare i complimenti a Lotito per aver trattenuto tutti i gioielli a Formello: «Con lui ho un rapporto bellissimo – chiosa Immobile – e secondo me la Lazio è destinata a rimanere al vertice per tanti anni». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero