Pioli e la sua Lazio hanno finalmente spiccato il volo sia in campionato sia in Europa League. La crisi è un ricordo ormai lontano, spazzata via dal vento delle vittorie. Il...
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SGAMBETTI
La squadra di Stellone, alla prima stagione nella massima serie, ha ottenuto lunedì la prima storica vittoria, dopo il pareggio in casa della Juventus, e adesso sogna in grande. Magari facendo uno sgambetto alla Lazio. Ci troverebbe un gusto tutto particolare il patron dei canarini, Maurizio Stirpe romanista da sempre e a caccia di una piccola vendetta dopo che il collega Lotito, in quella famosissima telefonata, aveva palesato tutto il suo disappunto per la promozione della squadra giallazzurra. I due si troveranno faccia a faccia all’Olimpico, si stringeranno la mano, nessuna polemica. Inoltre nelle fila del Frosinone oltre ai giocatori di fede romanista e c’è anche l’ex dal dente avvelenato Diakitè, che però dovrà guardare la sfida dalla tribuna a causa di un infortunio dell’ultimo momento. La Lazio arriva alla sfida dopo tre vittorie consecutive ottenute tra campionato ed Europa League e in casa quest’anno non ha mai perso: cinque vittorie su cinque. La sesta, in caso di passo falso del Bayern, vorrebbe dire primato europeo. Inoltre non subisce gol all'Olimpico da 227 minuti, la rete di Mancosu nella gara col Bologna della prima giornata.
APPROCCIO
Pioli è consapevole che si tratta di un momento fondamentale della stagione e per questo batte su un unico tasto: «Dobbiamo continuare, non abbiamo fatto ancora nulla. È una partita importante, sappiamo che possiamo crescere e migliorare. Dobbiamo avere l'approccio giusto, giochiamo in casa e quindi vogliamo fare la partita». Ma guai a continuare a fare paragoni con quanto fatto nella passata stagione: «Se continuiamo a confrontare ogni partita con il campionato dello scorso anno, allora non siamo sulla strada giusta. Abbiamo cambiato giocatori, altri sono stati infortunati. Abbiamo gettato le basi la stagione scorsa, dobbiamo crescere, essere più compatti in fase difensiva. Ma pensiamo una partita alla volta. È ora di guardare avanti e di smettere di guardarci alle spalle. L'anno scorso abbiamo fato qualcosa di eccezionale, a cui credevamo solo io, i giocatori e la società. Ora è un altra storia, sappiamo che dobbiamo crescere, il lavoro verrà fuori». Quei pesanti schiaffi presi contro Chievo e Napoli sono serviti a crescere assicura il tecnico laziale: «Quest'anno non abbiamo interpretato bene un paio di gare, ma abbiamo imparato qualcosa da quelle partite. Abbiamo tanti giovani, dobbiamo cercare ancora il nostro migliore equilibrio».
NUMERI E' la prima volta che Lazio e Frosinone si affrontano in un match ufficiale.
Il Messaggero