Lazio, Felipe Anderson: «Carico per la nuova stagione. Con Sarri vogliamo comandare le partite»

«Sto molto bene, sono molto motivato e carico», inizia così la conferenza stampa di Felipe Anderson. Il brasiliano vuole prendersi definitivamente la Lazio...

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«Sto molto bene, sono molto motivato e carico», inizia così la conferenza stampa di Felipe Anderson. Il brasiliano vuole prendersi definitivamente la Lazio sulle spalle ed è anche il primo a presentarsi in conferenza stampa in questo ritiro, il quindicesimo ad Auronzo di Cadore. «La squadra sta lavorando, sono giorni difficili – ammette Pipe – ma abbiamo in mente le cose imparate già lo scorso anno e questo ci aiuta».

Non troverai due connazionali, ma ci sarà Marcos Antonio. Hai già parlato con lui?

«Fa male che non ci siano più diversi miei compagni, ma siamo professionisti e sappiamo che questo è il calcio. Ho già parlato con Marcos Antonio, vuole arrivare il prima possibile e farsi valere nella nuova squadra».

 

Quali sono le differenze rispetto alla passata stagione?

«Come ho detto, l'anno scorso c'erano tante cose nuove da imparare e ci abbiamo messo tanto a capire. Si vedeva poi la mano del tecnico sulla squadra, abbiamo già capito tante cose che erano un po' difficili. Ora siamo motivati, sappiamo che se teniamo quanto imparato e togliamo qualche errore possiamo fare tante cose. Non abbiamo ancora parlato di obiettivi, il mister ci ha detto di andare a giocare contro chiunque a comandare le partite. Questo lo fanno le squadre ambiziose, noi vogliamo vincere tutte le partite possibili».

L'anno scorso sei stato tra i migliori per rendimento e costanza, ma ci sono sempre state critiche sulla tua continuità. Come hai vissuto tutto questo?

«Sicuramente ci saranno sempre le critiche, sono abituato. Guardo ciò che sto facendo e i miei numeri, sono stato sempre presente e questo non è facile. Vedo cosa faccio per la squadra, si può fare sempre meglio e si può crescere ma le critiche ci saranno sempre».

Puoi fare un paragone tra Pioli e Sarri? Quali sono le richieste dei tecnici nei tuoi confronti?

«È difficile paragonarli perché quando ero qui con Pioli avevo una mentalità diversa. Sono passati tanti anni, lo stile di gioco è diverso perché Sarri vuole comandare la partita. Con Pioli aspettavamo un po' di più nella nostra metà campo e potevamo gestire le energie. Qui invece riposiamo con la palla ed è sicuramente un'idea di calcio diversa».

Un'ultima battuta per i tifosi con l'appuntamento dato allo Stadio.

«Vi voglio ringraziare per l'affetto che ho avuto l'anno scorso quando sono tornato, ci siete stati vicini anche quando le cose non andavano bene. Tutti i giocatori e la squadra vi chiamiamo allo stadio perché abbiamo bisogno del vostro sostegno».

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Il Messaggero