La Lazio ritrova il sorriso, 3-1 al Dnipro: a segno Candreva, Parolo e Djordjevic, ai sedicesimi con un turno d'anticipo

La Lazio ritrova il sorriso, 3-1 al Dnipro: a segno Candreva, Parolo e Djordjevic, ai sedicesimi con un turno d'anticipo
La Lazio rialza la testa nella gelida notte di Europa League. Il 31- con cui i biancocelesti battono il modesto Dnipro vale la qualificazione con un turno d’anticipo ai...

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La Lazio rialza la testa nella gelida notte di Europa League. Il 31- con cui i biancocelesti battono il modesto Dnipro vale la qualificazione con un turno d’anticipo ai sedicesimi e, complice lo stop del St. Etienne in casa del Rosenborg, anche il primo posto del girone. Serviva una scossa positiva ad un gruppo pieno di musi lunghi e chiusa nel ritiro di Formello per ritrovare la retta vita. Per il momento Pioli può tirare un sospiro di sollievo: il gruppo sembra essersi ricompattato. Certo c’è ancora tanto da lavorare perché la prestazione offerta con il Dnipro non può far certo dormire sonni tranquilli. A dispetto del risultato la Lazio ha offerto troppo il fianco agli ucraini, squadra molto ridimensionata rispetto a quella che la passata stagione era arrivata ad un passo dal conquistare il trofeo continentale.


QUEI BRAVI RAGAZZI
Per una sera individualismi e isterismi sono stati messi da parte e i ragazzi di Pioli hanno remato tutti dalla stessa parte conquistando il passaggio del turno. Ironia della sorte, protagonisti in positivo sono stati proprio quelli che domenica avevano fatto più parlare. Candreva, il più discusso, apre le danze. Poi il pareggio ucraino che però dura lo spazio di una cannonata di Parolo, lui che aveva usato parole dure contro i compagni. Il tris a tempo scaduto di Djordjevic. Applaudono i tremila surgelati dell’Olimpico. Per questa sera è giusto fare festa.


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Il Messaggero