Lazio, è il derby della svolta: Sarri batte Mourinho sul piano tattico e mentale, ora può volare

È la vittoria del cuore, ma soprattutto delle idee. Sarri batte Mourinho nel derby e rivede un futuro lucente. Vede l'embrione della sua nuova Lazio, finalmente sgombra...

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È la vittoria del cuore, ma soprattutto delle idee. Sarri batte Mourinho nel derby e rivede un futuro lucente. Vede l'embrione della sua nuova Lazio, finalmente sgombra nella mente e nelle gambe, con un enorme potenziale. Che la qualità biancoceleste - specie dal centrocampo in su - fosse importante non è una novità, ma serviva una svolta per tornare a mostrarla con convinzione. E anche in questo c'è lo zampino dell'allenatore: alla vigilia Maurizio aveva chiesto al gruppo di non arrovellarsi più nell'applicazione dei suoi schemi sino a far subentrare l'ansia da prestazione, ma di scendere liberi di testa in campo per sfoggiare le proprie giocate. Ed è forse qui lo snodo reale.

Il calcio di Sarri si vede comunque nel fraseggio, nella gestione del pallone, nella difesa più alta e nelle linee più strette, senza però rinunciare a cinque anni di gioco che la Lazio ha ancora nelle proprie corde. Ad esempio, il lancio in profondità per Immobile, di Inzaghiana memoria, nel derby torna letale in ogni rete. Il processo di cambiamento può e deve essere graduale per non creare scompensi e diventare efficace.

Lazio, il trio delle meraviglie è tornato nel derby

Il lavoro mentale

È la prima volta dopo sei gare che la Lazio non è costretta a rimontare il risultato partendo dallo svantaggio iniziale. Questo dato è da rimarcare perché permette a Sarri di centrare la sua strategia contro Mourinho e di portarla a termine. Maurizio ha vinto il confronto sul piano tattico e mentale: alla vigilia ha spronato Felipe Anderson, s’è coccolato Luis Alberto ed entrambi hanno tirato fuori personalità e magie. Dopo il 2-1 di Ibanez ha visto Milinkovic un po’ deluso, abbattuto, l’ha caricato e non l'ha fatto mai mollare. Ha sfruttato l'intelligenza e la generosità di capitan Immobile e l'esperienza dell'ex Pedro per completare stavolta un capolavoro nella gestione.

Si dice che Sarri sia schivo e diretto, alla vigilia aveva giurato di non sentire così tanta pressione. Eppure il suo volo sotto la Nord, quasi con le lacrime di commozione, tradisce la sua tensione. Sapeva che il derby poteva farlo decollare: a fine gara appoggia l'aquila Olympia sul braccio come rito propiziatorio per le prossime gare. La Lazio riafferra il derby e il proprio futuro, Sarri è il falconiere.

 

 

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Il Messaggero