«Per gli spettatori dev'essere stata sicuramente una partita bella da vedere, ma prima cosa dobbiamo migliorare in difesa e prendere meno gol possibili»....
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«Differenze con lo scorso anno non ci sono. Ci conosciamo, il fatto che la rosa sia rimasta invariata è la miglior cosa, perché le giocate ormai vengono automatiche», assicura Lulic, convinto che aver mantenuto gli stessi effettivi della passata stagione possa essere un vantaggio da non sottovalutare.Speriamo che restino tutti». Chiaro riferimento a Milinkovic. Aspettando novità sul fronte Sergej, Simone Inzaghi prova ancora il 3-5-2. Nell’undici iniziale spazio a Strakosha tra i pali, Vavro, Acerbi e Radu in difesa. Lazzari e Lulic sulle corsie esterne, mentre Badelj va in regia con Parolo e Luis Alberto mezzali. In attacco Immobile e Correa, che cerca «sempre di puntate l’uomo e di provare qualcosa di diverso«. El Tucu sta vivendo un momento positivo e non ha intenzione di fermarsi: «Abbiamo corso tanto ad Auronzo di Cadore, queste partite ci aiutano a mettere benzina nelle gambe, dobbiamo essere più puliti nelle azioni, ma questo lo acquisiamo con il tempo e giocando». Insomma, per vedere la vera Lazio ci vorrà un po’ di tempo, ma i segnali lanciati dall’attacco sono confortanti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero