Lazio, Correa interrompe il digiuno: «Gioco e prestazione di qualità»

Correa (foto Marco Rosi)
Giocano, vincono e si divertono. La fantasia è sempre più al potere. Facile quando la palla è tra i piedi di Luis Alberto e Correa. Gemelli diversi ma in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Giocano, vincono e si divertono. La fantasia è sempre più al potere. Facile quando la palla è tra i piedi di Luis Alberto e Correa. Gemelli diversi ma in fondo così uguali. Tecnica sopraffina, visione di gioco ma qualche piccolo deficit di personalità. Uno, l’argentino, corre a mille all’ora, l’altro, lo spagnolo, preferisce ragionare di più. Si completano. E quando giocano come ieri è un piacere vederli. Peccato solo siano stati discontinui nel corso della stagione. Il mago segna e fa assist, il Tucu ringrazia e raddoppia. Luis Alberto non segnava in campionato dalla sfida contro il Parma del 17 marzo quando realizzò una doppietta. Il digiuno di Correa in campionato era molto più datato. L’argentino non esultava addirittura dalla sfida dell’andata contro il Milan del 25 novembre. I rossoneri gli avevano portato fortuna anche in Coppa Italia, visto che grazie ad una sua rete i biancocelesti hanno conquistato la finale. «Abbiamo fatto una buona gara con un atteggiamento giusto, serviva questa vittoria per affrontare la sfida di mercoledì. La prestazione e il gioco è stata di quelle importanti, dobbiamo essere compatti e vincere di gruppo questa sfida. Con Felipe e Ciro ci troviamo benissimo, siamo tutti pronti, deciderà il mister chi schierare» sottolinea Correa che poi indica la via per mercoledì: «Dobbiamo vincere come una famiglia, spesso sono mancati tanti big, a volte non meritavamo di perdere. Abbiamo fatto anche brutte partite, ma vincere la Coppa Italia serve a dare orgoglio a questa stagione».


SIMONE E IL FUTURO

Sorride Inzaghi che applaude i suoi due gioielli. Sa perfettamente che quando si esprimono a certi livello tutto diventa in discesa: «I ragazzi hanno fatto una grande gara, che magari avremmo dovuto chiudere nel primo tempo con un vantaggio più largo. Abbiamo mancato il raddoppio con poca fortuna e poca lucidità, all’intervallo però gli ho fatto i complimenti perché era un piacere vederli giocare». Una “Grande Bellezza” che chiaramente aumenta anche i rimpianti: «Tutti ne abbiamo guardando questa classifica, ma posso solo ringraziare questi ragazzi. Mi danno tanto». All’orizzonte c’è un futuro ancora tutto da decifrare, il tecnico laziale sa che contro l’Atalanta si gioca tanto se non tutto ma non vuole ridurre quel futuro a soli 90 minuti: «Il giudizio non passa dalla Coppa Italia, ci sono tre anni di valutazioni sul gioco, sulla mentalità e sui trofei». Tutto vero, ma vincere aiuta.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero