Lazio, con il Torino è casting sulla fascia sinistra

Lazio, con il Torino è casting sulla fascia sinistra
Parte la successione all’infortunato Parolo. Da ieri però sono in tre a contendersi quel posto contro il Toro. Il motivo? Lukaku all’improvviso è a...

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Parte la successione all’infortunato Parolo. Da ieri però sono in tre a contendersi quel posto contro il Toro. Il motivo? Lukaku all’improvviso è a rischio per il riacutizzarsi dell’infiammazione al ginocchio, dunque non è più così scontato che sia Lulic a girare da mezzala. Questa rimane comunque l’ipotesi più accreditata, non a caso ieri a Formello nelle prime prove tattiche Inzaghi l’ha confermata: assente a sinistra il terzino belga e rientrato dall’infermeria almeno Patric, Senad è rimasto in mezzo al campo con Leiva e Milinkovic. Il tecnico confida infatti nelle abili mani dello staff medico per rimettere in piedi Lukaku e non modificare il suo piano tattico. Per il futuro – e quindi anche il rinnovo in ballo – bisognerà fare delle riflessioni sulla fragilità di Jordan, ma adesso serve come il pane perché Lulic in mezzo è la soluzione migliore. Confermata anche dopo 20’ contro la Sampdoria: con questa mossa la Lazio ha mantenuto l’equilibrio e poi si è divertita in contropiede davanti a fare baldoria. La strategia per questa fondamentale trasferta rimane la stessa, sperando che stavolta non finisca in ressa.

PIANO B
L’andata contro i granata purtroppo è indimenticabile: l’arbitraggio scandaloso di Giacomelli, l’espulsione d’Immobile. Designato per questo ritorno Irrati che, nel dossier degli errori, c’è finito per il mani non visto di Cutrone a San Siro. Stavolta sotto la mole si spera di non dover ingoiare un altro amaro boccone. Perché anche l’anno scorso, ironia del destino (?), il signor Giacomelli al 92’ decretò il pari del Torino con un rigore trasformato da Ljajic per un tocco involontario col braccio di Parolo. Oltre un anno e mezzo dopo Marco ancora non si dà pace, adesso però lui deve solo pensare a recuperare: flebile la speranza di rivederlo con l’Atalanta, ma se la prossima settimana dovesse rientrare l’elongazione all’adduttore sicuramente ci sarebbe a Crotone. Intanto Inzaghi però dovrà studiare bene il copione: se Lulic dovesse per forza rimanere a sinistra, il piano b sarebbe Murgia.
FANTASIA

E pure in questo caso la sorte tornerebbe a bussare: il baby biancoceleste quel 23 ottobre 2016 segnò all’84’ il suo primo gol in Serie A, prendendo di fatto di Parolo - al posto di Cataldi – l’eredità. In quest’annata tuttavia Alessandro non ha confermato in pieno le aspettative quando è stato chiamato in causa. C’ha messo impegno, ma deve ancora crescere parecchio e il suo primo tecnico – al di là delle parole di facciata – confermarlo. In realtà Inzaghi avrebbe a disposizione pure una terza carta. Il problema è giocarsela in una trasferta così delicata. Anche Luis Alberto potrebbe arretrare mezzala, lasciando Felipe alle spalle d’Immobile come fantasista. Insomma ci sarebbe la possibilità di vedere tutte le quattro stelle biancocelesti in campo, com’era successo a Udine. L’allenatore ha più volte detto che l’esperimento non si sarebbe però ripetuto sino a fine stagione, sembra dunque improbabile – almeno a inizio gara – rivedere quest’assetto spregiudicato. Anche perché Inzaghi vuole tenersi caldo in panchina un jolly, magari per cambiare il risultato. E perché non si possono adesso non fare i conti con qualche cartellino inaspettato: se dovesse arrivare un giallo per Leiva, con l’assenza di Parolo e Di Gennaro appena rientrato, sarebbe davvero un duro colpo. A centrocampo ormai è sempre più evidente la coperta corta, ma senza piangersi addosso. Ieri sera intanto tutti a cena fuori per cementare ancora di più il gruppo e continuare a volare in alto.
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Il Messaggero