Non c’è più nessun altro appiglio: la Champions è un imperativo categorico, un obbligo. La Lazio esce fuori dall’Europa League come ormai da tempo...
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MERCATO
Bisogna sfruttare il momento d’oro, lasciarsi il più possibile le concorrenti dietro. Inzaghi sa che non sarà sempre così spedito e lineare il cammino. Nelle scorse stagioni sono arrivati momenti bui fra febbraio e marzo, bisognerà fare i conti con gli infortuni e col fato. Inutile fare affidamento sul mercato, verrà al massimo colta qualche occasione. E dipenderà pure dalle uscite di qualche esubero. Berisha è in trattativa col Brescia e alcune squadre all’estero, potrebbe lasciar spazio al ritorno di Kiyine da Salerno. Il baby è pure in grado di agire come esterno, sarebbe quindi utile pure per coprire la fascia sinistra dove, dietro Lulic, c’è il vuoto. Lukaku è sempre ai box e a gennaio si spera di poterlo cedere, Jony continua a non convincere. Ancora una volta in Europa League dalle riserve sono arrivate risposte negative, il grande esborso (12 milioni) Vavro continua non carburare: ieri controlli al ginocchio in Paideia per il difensore.
LA POSTA IN PALIO
Marusic e Patric torneranno direttamente per la Supercoppa a disposizione. Occhio però alle sorprese anche in difesa con le manovre: Bastos non vuole rinnovare, si valuteranno le offerte. Inzaghi però preferisce concentrarsi solo sulle sue risorse: ha deciso di andare avanti per la sua strada e di scommettere. E’ convinto stavolta di potercela fare a togliersi la grande soddisfazione, non lo spaventa di poter essere travolto a fine stagione da una rivoluzione insieme a ogni suo giocatore. Il West Ham lo ha risondato, De Laurentiis a Napoli richiamato, lui conta di restare alla Lazio con la Champions in mano. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero