Sulle treccine di Cavanda più nessuna vertigine: «Sono cresciuto, soprattutto a livello comportamentale – giura Luis Pedro – e ora sto costruendo con fatica la mia nuova...
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L'EUROPA
Stop, torna l'incoscienza della gioventù. O forse è beata convinzione: «Ci siamo prefissati l'Europa e, se continueremo così, centreremo l'obiettivo facilmente». Cavanda non ha più paura: «Non temo nessuno, possiamo battere chiunque. Solo la Lazio può perdere». Pioli gli ha ridato fiducia, lui lo sta ripagando: «Rispetto all'anno scorso, abbiamo corso di meno in ritiro, ma lavorato di più con la palla in allenamento. Ci siamo concentrati sul gioco e le posizioni». Una frecciata a Reja (che ha rifiutato il Palermo e domenica parteciperà alla Barcolada), con cui il belga non ha mai avuto un bel rapporto. Anche in estate era finito fuori rosa, ma Pioli non guarda in faccia nessuno: lo ha tradito Konko, spazio al veleno di Luis Pedro come vice-Basta. Ciani può tornar utile? Bene, reintegrato.
LA RISCOSSA
Tutti sono parte del progetto, tutti remano dalla stessa parte: «Quest'anno ci sono diversi giocatori nuovi, ci stiamo conoscendo pian piano e i meccanismi ora già funzionano». Coinvolgono i tifosi: «Abbiamo sofferto molto senza di loro – rivela Cavanda a Lazio Style – ed è fondamentale quindi che siano tornati a darci la carica». Sprinta, Luis Pedro (Basta ci proverà per il Torino), verso la Fiorentina: «Ci dobbiamo impegnare ancora di più per continuare a vincere». Sarà una prova verità anche per questo terzino rinato: «Un giorno vorrei marcare Messi». Mercoledì sera, cuffie in testa e rock nelle orecchie, passeggiava sorridente a piazza di Spagna. Shopping e treccine al vento: «Non me le tolgo». Pioli l'ha sciolte.
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Il Messaggero