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Continua la settimana dei rinnovi in casa Lazio. Un altro spagnolo infatti, stavolta Luis Alberto, ha messo la firma su un prolungamento di due stagioni, perciò fino al 2027, a 3,5 milioni annui più bonus (con i quali può arrivare a 4). Un fumata bianca annunciata da tempo, promessa e rispettata da Lotito per uno dei giocatori che, sebbene qualche difficoltà iniziale, ha sposato appieno la mentalità di Sarri. Un'ulteriore conferma perciò per la centralità del Mago nel progetto del Comandante che prevede la Lazio stabile in Champions League anche nei prossimi anni.
Lazio, Luis Alberto rinnova e Sarri non molla il sogno Berardi
Dopo Luis Alberto, ora mancano i prolungamenti di Zaccagni e Felipe Anderson per confermare lo zoccolo duro, mentre si resta in attesa per i nuovi arrivi. Non è un segreto che la Lazio ci stia provando da tempo a portare Berardi a Formello. L’esterno è una delle principali richieste di Sarri, ma va trovato l’accordo col Sassuolo. Dopo l’affare Frattesi concluso, ora la sensazione è che Carnevali possa accettare un’offerta di 25 milioni (bonus compresi), oppure tra i 15 e i 17 milioni più il cartellino di Cancellieri. Le parti si riaggiorneranno, ma ad oggi il favorito per le corsie esterne dell’attacco biancoceleste resta il numero 10 neroverde.
Le idee per il play e la punta
Chissà che dopo le parole di Sarri con il Sassuolo non si possa aprire una doppia trattativa per il regista. «Maxime (Lopez, ndr) mi intriga» ha detto il tecnico, e considerando che in quel ruolo la Lazio sta cercando un profilo è lecito aspettarsi un tentativo. Il preferito del tecnico è Torreira, ma il Galatasaray deve abbassare le pretese da 15 a 8 milioni per Lotito. Davanti infine il nome in pole è ancora quello di Marcos Leonardo anche se il Santos ha chiesto di alzare l’offerta a 15 milioni. La Lazio non sembra ben disposta per ora, ecco quindi che non va sottovalutata la candidatura di Amdouni e nemmeno quella di Sanabria. Più defilato c’è Dovbyk. André Silva piace, ma ha un ingaggio troppo alto. Leggi l'articolo completo suIl Messaggero