Lotito e l’abbraccio al figlio Enrico: ecco la lazialità sognata dai tifosi

Lotito e l’abbraccio al figlio Enrico: ecco la lazialità sognata dai tifosi
Il cuore batte. E finalmente ora si sente. I tifosi lo sentono....

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Il cuore batte. E finalmente ora si sente. I tifosi lo sentono. C’è un nuovo modo di comunicare. Ma non nel senso stretto della parola. E’ piuttosto un esternare i sentimenti. Un tendere la mano verso chi questi colori li ama da sempre. L’abbraccio al figlio Enrico al fischio finale del derby ha ricordato quello che ogni tifoso avrebbe dato al proprio figlio. Sì, proprio quel di padre e in figlio che da sempre è la via maestra di ogni laziale. Un gesto che squarcia il tempo e va oltre lo spazio. Un tuffo al cuore. Mai nel corso di questi 15 anni Lotito aveva tradito emozioni così vere. Così spontanee. In passato, nonostante le esultanze per i trofei o le dichiarazioni in difesa del club, si è sempre percepito di fondo una sorta freddezza che impediva ogni punto di reale contatto. Oggi invece c’è qualcosa di diverso. Il presidente è sembrato spesso lontano dal mondo Lazio. In alcuni casi è parso essere anche ostile al credo biancoceleste. Alla sua storia fatta di tradizioni e feticci da difendere. Non ha mai voluto prenderli sotto braccio. Piuttosto ha preferito allontanarli scatenando l’ira dei tifosi. Si percepiva una voglia di essere unico. Una sorta di guerra con il passato glorioso. Impegnato in mille battaglie è sembrato lontano dalla Lazio. Oggi Lotito è un pater familias che tende una mano e dà una carezza. Ha vinto. Vuole continuare a vincere. E in questo cammino ha capito che è importante il sentimento. E’ importante emozionarsi. E soprattutto farlo vedere. C’è stato un passaggio preciso che ha invertito la rotta. I trofei esibiti. Il centro sportivo di Formello colorato di biancoceleste e trasformato in uno dei più all’avanguardia. Ha capito che l’amore non è una guerra nonostante le battaglie. Forse c’è voluto Inzaghi con le sue corse a perdifiato nel campo dopo ogni gol. Forse c’è voluto un restyling societario. Poco importa perché è il risultato quello che conta. E i tifosi hanno molto apprezzato. Colpiti da quel gesto che sa tanto di lazialità. E la notte del derby stravinto ha portato magia. Anche il ds Tare, da sempre restio a esternare le proprie emozioni, ha lanciato un messaggio d’amore e d’unità: «Insieme sopra tutto e tutti .. avanti Lazio». Anche questo non è passato inosservato. Questa è finalmente la strada giusta. Uniti si vince è un motto che non va dimenticato. Ma in tutto questo c’è qualcosa che non va mai dimenticato: l’amore è abbondanza e non privazione.


 

 

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Il Messaggero