Lazio, contro lo Zenit per la storia. Gli ottavi mancano da 20 anni.

Lazio, contro lo Zenit per la storia. Gli ottavi mancano da 20 anni.
Vent’anni dopo non c’è solo l’orgoglio, è concreta la ritrovata grandezza della Lazio. Inzaghi è il solito filo fra i fasti passati di...

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Vent’anni dopo non c’è solo l’orgoglio, è concreta la ritrovata grandezza della Lazio. Inzaghi è il solito filo fra i fasti passati di Cragnotti e quelli attuali di Lotito. Gli ottavi di Champions, il traguardo storico ad un passo con un altro successo. C’è il ritorno contro lo Zenit adesso, ma la strada è in discesa dopo l’esordio col Dortmund col botto e i punti preziosi racimolati nell’emergenza fra Bruges e San Pietroburgo. Il Covid ha provato invano a minare il cammino, così ora a Formello sembra quasi ci sia un gioco cervellotico per crearsi nuovi ostacoli da superare col carattere del gruppo. Già, non c’è vita alla Lazio senza almeno un caso al giorno. Stavolta è la questione Peruzzi, diretta conseguenza del caos legato a Luis Alberto, ad animare la vigilia della Champions. 


SHOW PRE-PARTITA

Anche stasera contro lo Zenit, dunque, Luis Alberto scende in campo dal primo minuto. Alle spalle di Correa e bomber Ciro, finalmente di nuovo in Champions. Stavolta non ci sono sorprese per Immobile, fermo dal Borussia al primo turno casalingo. Rilevati due casi dubbi dal laboratorio Synlab (il vice Farris e Cataldi), che hanno ripetuto il tampone ieri stesso. Risolto quello di Danilo che oggi sarà con il gruppo. E’ guarito Luiz Felipe, che potrebbe tornare in difesa con Acerbi e Radu subito. In porta resta Reina (eguagliate le 174 presenze europee di Maldini), nonostante Strakosha sia ormai negativo: «E per me resta il primo», assicura Inzaghi. Non intenzionato a fare molto turnover per chiudere subito il discorso qualificazione in questo quarto incontro: «Voglio l’approccio giusto e gli ottavi. Se siamo sottovalutati è meglio». Basti pensare cosa sta facendo lo sconosciuto Akpa Akpro ogni volta che entra in campo. Stasera, al fianco di Leiva, è in ballottaggio con Parolo. Fares con Marusic per un posto. Grande show prima del fischio d’inizio. Il giovane chitarrista Jacopo Mastrangelo e il violinista Andrea Casta suoneranno prima una canzone di Lucio Battisti, poi un successo internazionale e infine il nuovo jingle del club «C’mon Eagles». 

 

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Il Messaggero