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La vittoria della testa. Della resilienza. Del cuore infinito. La Lazio non molla mai. Una settimana da incubo terminata con una domenica di bellezza. Torino battuto per 4-3. Rimontato due volte grazie a Immobile e Caicedo. Già, proprio quel Felipe che prima del lockdown aveva abituato tutti con i suoi graffi in pieno recupero. Partita difficile che i biancocelesti riescono a risolvere grazie alla mentalità. Quella che è decisamente cambiata dopo lo schiaffo subito dalla Sampdoria. Ora è tutta un'altra Lazio. Anche quando va in difficoltà e sembra al tappeto trova energie per rialzarsi e vincere. L'infinita partita di Torino (è durata 100 minuti) ha ricordato quella in casa del Cagliari dello scorso anno. A sette dalla fine Hoedt regala a Lukic la palla del sorpasso e quello che poteva essere il primo successo dei granata. Niente da fare perché la Lazio si carica e si butta in avanti. Prima Immobile su rigore (decisione lunghissima di Chiffi oggi non proprio in giornata di grazia) poi la zampata del Panterone. Biancocelesti in Paradiso e Torino all'inferno. Giampaolo ora è in bilico. In una domenica da impazzire c'è anche spazio per il primo gol laziale di Pereira (azione stupenda). Ora testa alla Champions, mercoledì contro lo Zenit in palio pesanti punti qualificazione.
Il Messaggero