Yes, we can. Lo urla persino irrigidito adesso, Inzaghi. Non perché abbia ritrovato d’improvviso la fiducia, ma perché non vuole che la sua Lazio venga...
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FORMAZIONE
Mettiamoci l’Inter alle Spal è il concetto, ma guai a sottovalutare il prossimo avversario. A maggior ragione dopo i 12 punti dispersi in alto, diventa fondamentale continuare a bere il vino buono per la Champions nelle botti “piccole”.
Sinora Inzaghi (con 18 punti in sei partite) non è secondo neanche ad Allegri (con 22 punti ma in otto confronti) contro le squadre dal settimo posto in giù: «E’ vero, ma l’anno scorso con la Spal abbiamo fatto 0-0 in casa e abbiamo visto come ha vinto da poco all’Olimpico sulla Roma con merito». Per questo, infortunati (Leiva e Badelj) a parte, il tecnico non considera molto il turnover: Immobile e Lulic avrebbero per esempio bisogno di riposare, invece rimangono nell’undici titolare. Il primo davanti con Correa, il secondo sulla fascia sinistra con Marusic a destra. Confermato in regia Cataldi con Parolo e Milinkovic ai suoi fianchi. L’ex Primavera cercherà con un invito a pranzo di riprendersi i tifosi: attesi in circa 30mila oggi all’Olimpico. La società ha spronato la gente con promozioni in tutti i settori. Modalità d’uso nei tagliandi per gli spettatori: tutto lo stadio deve cantare “Yes, we can” nei cori. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero