Lazio, c'è l'obbligo di svolta stasera contro l'Udinese

Lazio, c'è l'obbligo di svolta stasera contro l'Udinese
 Non c’è tempo per scovare i colpevoli o la principale causa. Ora l’imperativo è ricompattarsi per ritrovare la vittoria. Inzaghi e Lotito lo hanno...

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 Non c’è tempo per scovare i colpevoli o la principale causa. Ora l’imperativo è ricompattarsi per ritrovare la vittoria. Inzaghi e Lotito lo hanno chiesto alla squadra: «Ci confrontiamo sempre con società, calciatori e staff tecnico, a prescindere dai risultati. In questi giorni abbiamo parlato, sappiamo di attraversare un frangente particolare». Dimostri in campo chi è degno d’indossare la maglia biancoceleste. Dopo tre ko consecutivi, stasera bisogna tornare per forza al successo contro l’Udinese (diretta ore 21.45 su Sky Sport, canale 253). L’Inter ha riacciuffato la Lazio al secondo posto a quota 68, un punto sotto l’Atalanta ha la forma migliore e può scavalcare entrambe. Guai a buttare ancora al vento un cammino trionfale. Per carità, la Champions non sembra a rischio ed era l’obiettivo stagionale. Ma è chiaro che oggi il rimpianto di tutti è forte. Perché prima del lockdown, i biancocelesti volavano spediti verso il tricolore, ora sono invece sprofondati a -8 dalla Juve, nonostante il solo punto conquistato dai bianconeri nelle ultime due partite. A Formello preoccupano sopratutto gli infortuni e la condizione, che stanno alimentando litigi interni e dietrologie. Anche l’accordo (il taglio di una mensilità e l’altra recuperata nel prossimo bilancio) sugli stipendi è da tempo totale, ma qualcuno (vedi Luis Alberto) non l’ha comunque preso bene. Ora va messo tutto da parte. 

ATTACCO 
La società è convinta che lo spogliatoio abbia solo bisogno di vincere per sbloccarsi a livello mentale. Solo così si possono superare i problemi fisici e i limiti di una rosa senza più la spina dorsale. Inutile far finta che capitan Lulic (e anche Marusic a sinistra), Leiva e Correa non manchino come il pane, ma sono pur sempre solo 3-4 assenze. La verità è che in panchina mancano adeguate risorse per disputare ogni tre giorni le gare e chi sta giocando non riesce a rendere come sempre. Ha suonato la carica, Immobile, lui è il primo a doversi risbloccare a rete. Caicedo deve dargli una mano almeno con le sponde. Oltre la grinta, non si può chiedere molto al baby Adekanye. Inzaghi, da questo punto di vista, comincia a sentirsi inerme. Non vuole dare alibi a nessun suo giocatore, ma guai a tacciare il suo gruppo di scarsa devozione: «I ragazzi stanno dando tutto come sempre, purtroppo però non basta con le rotazioni limitate. In questo periodo non c’è tempo per potersi allenare, bisogna solo gestire i recuperi e pensare a partita dopo partita. Ho visto comunque la squadra compatta». 
DIFESA 

L’ex miglior difesa dovrà stare ben in guardia. Sinora ha subito 2 gol a giornata ed è finito sul patibolo pure Strakosha. E allora non poteva esserci spauracchio peggiore stasera: dalla ripresa del campionato ha sempre segnato, Lasagna. Anche se l’Udinese, dopo 2 vittorie e un pari, viene dalla pesante sconfitta contro la Sampdoria, che la riporta a temere per la salvezza: «Loro meriterebbero più punti (dei 35 attuali, ndr) – ammette Inzaghi – perché hanno un ottimo allenatore e grandi giocatori. Non sarà facile batterli perché sono motivati, ma noi sforneremo una grande prestazione». Sembrano le parole di chi deve convincere i suoi uomini e tutto l’ambiente. Ci crede ancora, Simone, ma non vuole essere solo al timone: tutta la Lazio ora deve remare dalla sua parte. 
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Il Messaggero