Lazio, il capitano Biglia torna a comandare

Lazio, il capitano Biglia torna a comandare
ROMA Ha preso il pallone, lo ha messo sul dischetto e con la rabbia lo ha spedito alle spalle di Donnarumma. Eccolo Lucas Biglia esultare sepolto dall'abbraccio dei suoi...

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ROMA Ha preso il pallone, lo ha messo sul dischetto e con la rabbia lo ha spedito alle spalle di Donnarumma. Eccolo Lucas Biglia esultare sepolto dall'abbraccio dei suoi compagni. Pian piano sta tornando ai suoi livelli. Si è caricato la squadra sulle spalle dettando i tempi di gioco. Canta e porta la croce l'argentino che è tra i migliori in campo nella serata dell'Olimpico. Una serata amara che la Lazio butta via. La fascia al braccio ora ha un senso. Lucas era il più arrabbiato al rientro negli spogliatoi, ha parlato ai suoi compagni come sta facendo spesso ultimamente. A Pescara aveva rimproverato in panchina Keita per il suo atteggiamento in campo. Un discorso in spagnolo che però non è sfuggito alle telecamere. «Sono cose che fanno crescere sia me sia lui. Sono cose che iniziano e finiscono in campo» ha detto l'argentino. Ma un po' di ruggine è rimasta, tanto che il senegalese è l'unico a non averlo abbracciato dopo il gol al Milan. Lucas non se l'è presa. Lui è l'uomo con più esperienza e soprattutto è il capitano di una banda di ragazzi che devono crescere. Ma devono farlo in fretta. Eh già perché l'Europa è lì, ma non aspetta nessuno e i biancocelesti hanno lasciato già troppi punti lungo una strada che può diventare scivolosa.

NOTTI INSONNI

Le serate dell'Olimpico ultimamente non sono proprio tutte rose e fiori per Biglia. Ieri quel pareggio, contro il Chievo la lite a distanza con un tifoso in tribuna. Ma per assurdo è da quella notte che nella testa di Lucas è cambiato qualcosa. Sarà forse anche l'accorso per il contratto più vicino, fatto sta che ora l'argentino è il vero valore aggiunto di questa squadra. Lo aveva dimostrato anche a Milano contro l'Inter in coppa Italia, trascinando i suoi in semifinale sempre dagli undici metri. Ieri ci è riuscito a metà. E' tornato a calciare e segnare i rigori, dopo l'errore contro il Crotone aveva lasciato il compito ad Immobile. Un turno di stop, poi si è ripreso scaraventando la palla in rete contro i nerazzurri. Quello di ieri è stato il suo terzo gol in campionato, peccato che stavolta non sia servito a riportare la Lazio al quarto posto. La strada resta in salita e starà anche a Biglia caricarsi i compagni sulle spalle in questo momento della stagione.
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Il Messaggero