Lazio, Basic o Luis Alberto? I numeri dicono il croato col Mago determinante in corsa

Lazio, Basic o Luis Alberto? I numeri dicono il croato col Mago determinante in corsa
I primi mesi di gestione Sarri alla Lazio portano con sé tanti dualismi e il più duraturo risiede nel ruolo della mezzala sinistra. Ogni volta che ci si avvicina a...

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I primi mesi di gestione Sarri alla Lazio portano con sé tanti dualismi e il più duraturo risiede nel ruolo della mezzala sinistra. Ogni volta che ci si avvicina a una sfida il dubbio principale è su chi verrà scelto dal Comandante tra Basic e Luis Alberto. Un dilemma che viene risolto quasi sempre alla diramazione delle formazioni ufficiali dividendo sistematicamente l’ambiente tra chi preferisce la corsa dell’ex Bordeaux e chi invece non farebbe mai a meno della qualità del Mago.

Poiché si tratta del principale dualismo presente al momento nella rosa biancoceleste e come tale quello che comporta le maggiori polemiche, allora è giusto analizzare i numeri della Lazio quando viene scelto l’uno o l’altro tra i primi 11. Computo che non tiene in considerazione le sfide in cui entrambi hanno giocato titolari (le due contro la Lokomotiv Mosca e il ritorno col Marsiglia) e che parte dall’esordio dal 1’ di Basic. Difficile considerare il rendimento dell’ex Bordeaux prima, quando ancora doveva entrare appieno nelle gerarchie di Sarri.

Lazio: con Luis Alberto più qualità, ma troppi gol subiti

La competizione Basic-Luis Alberto scatta subito dopo l’esordio dal 1’ del croato lo scorso 30 settembre nel 2-0 casalingo contro la Lokomotiv Mosca (con primo e unico gol annesso). Da lì i due centrocampisti si spartiscono 8 gare da titolare a testa. La prima panchina di Luis Alberto arriva in Lazio-Inter. Scelta inaspettata di Sarri in un big match del genere, ma che gli dà ragione. Ad oggi quel 3-1 è l’unica sconfitta in campionato dei nerazzurri. Una prima esclusione che verrà spesso ripetuta dal Comandante generando non pochi mal di pancia allo spagnolo. Da Lazio-Inter il Mago salta altre 8 partite dal 1’.

Quando gioca, la sua squadra acquista molto in qualità. D’altronde Sarri non ha mai nascosto che il suo obiettivo è: «Giocare sempre con i calciatori più tecnici». Eppure al momento per il Comandante la tecnica non sembra indispensabile e il motivo si può capire facilmente. Nelle 8 gare in cui Luis Alberto viene schierato titolare la Lazio ottiene solo 9 punti (1,1 di media a partita). Il dato che più preoccupa il tecnico però è la poca solidità e l’elevata vulnerabilità alle trame offensive avversarie. Col Mago dal 1’ la Lazio trova la via del gol 13 volte, ma ne subisce addirittura 18, più di 2 per gara. Dato troppo pesante.

La Lazio con Basic soffre meno e poi sfrutta la carta Luis Alberto

Nonostante il buon mancino a disposizione Basic non può competere con la qualità di Luis Alberto. Il classe ’96 però compensa con la grande corsa e il dinamismo che hanno colpito fin da subito il Comandante. Quando Sarri schiera Basic la Lazio è nettamente più equilibrata, lo dicono i numeri. Nelle 8 gare da titolare dell’ex Bordeaux il club capitolino ha portato a casa 4 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte: 14 punti (1,75 di media a partita). La differenza di 5 punti rispetto a quando gioca Luis Alberto è molta, ma non ha nulla a che vedere con i gol subiti: 8 con Basic, 18 con Luis. Meno della metà.

Numeri che non possono non pesare nelle scelte di Sarri anche alla luce dei grandi limiti difensivi della sua squadra che con 39 gol presi in campionato ha fatto meglio solo di Spezia (41), Cagliari (42), ed Empoli e Salernitana (43). Passando a quanto prodotto, con Basic dal 1’ la Lazio segna 14 volte, una in più rispetto a quando viene scelto il Mago che però influisce non poco in questa statistica. La panchina ha spesso fatto bene al Diez: 3 dei suoi 6 assist e 1 dei suoi 3 gol stagionali li ha fatti proprio da subentrato a Basic. Morale della favola, con Basic dal 1’ la Lazio è più stabile e sul più bello si gioca la carta Luis Alberto. Col Mago titolare invece subisce di più e l’ex Bordeaux difficilmente cambia la partita da subentrato. Detta così la scelta sembra semplice, ma non lo dite a Luis Alberto.

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Il Messaggero