Lazio, arriva il Frosinone: fari puntati su Milinkovic e Luis Alberto

Lazio, arriva il Frosinone: fari puntati su Milinkovic e Luis Alberto
Inzaghi insiste e non cambia. Con il Frosinone, il tecnico si affiderà agli stessi uomini di Torino, confermando Wallace in difesa e dando ancora fiducia a Milinkovic e...

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Inzaghi insiste e non cambia. Con il Frosinone, il tecnico si affiderà agli stessi uomini di Torino, confermando Wallace in difesa e dando ancora fiducia a Milinkovic e Luis Alberto. Da questi due, il tecnico domani si aspetta il cambio di passo. Una prestazione di livello che consenta ai due di esprimersi come sanno, in modo da poter prendere per mano la Lazio e ripartire in campionato nel migliore dei modi dopo le due brucianti sconfitte con Napoli e Juventus. Lo spagnolo, cupo per non essere stato nemmeno preso in considerazione dal nuovo ct Luis Enrique, smania per riprendersi lo scettro di uomo assist, ma anche di tornare a segnare. Sa bene che i collaboratori dell’ex allenatore di Roma e Barcellona lo seguono e una eventuale convocazione dipende solo dalle sue prestazioni con la maglia biancoceleste. Discorso analogo per Milinkovic, al quale serve una grande partita per zittire tutte le voci di una suo malumore per essere rimasto nella capitale. 


APATIA
Nelle prime due gare, il serbo è apparso apatico, poco reattivo e a tratti anche superficiale. La gara col Frosinone servirà per dimostrare la sua forza, ma anche la sua voglia di rimettersi al centro del progetto laziale. Insieme ad Immobile dovranno essere questi tre a dare scossa e carica ad una squadra che fatica ad ingranare e quasi a riconoscersi. In porta Strakosha, con Acerbi e Radu insieme a Wallace. Gli esterni Lulic e Marusic, anche se Caceres scalpita e potrebbe insidiarlo. Correa e Badelj pronti a subentrare nella ripresa. Allo stadio ci saranno quasi trentamila spettatori, ma Immobile e compagni rischiano di trovare un ambiente freddino. I ragazzi della Nord «stanchi dei continui attacchi trasversali» potrebbero continuare a scioperare così come hanno fatto col Napoli. «Volete il tifo? Fatevelo da voi – si legge in una parte della nota del gruppo Irriducibili -. Da adesso decideremo noi se, quando e come entrare». 
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Il Messaggero