OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
L’impero ottomano non ha mai conquistato l’Italia nel calcio. Il Galasataray in questa edizione dell’Europa League non ha mai perso all’estero, eppure la storia dice che nel nostro Paese non ha mai vinto: su 12 trasferte, 5 pareggi e 7 ko. Fra questi, anche le due sconfitte (1-0 e 3-1) contro la Lazio all’Olimpico. Ben venga dunque che Fatih Terim sia stato dimesso dall’ospedale e abbia raggiunto ieri Roma dopo lo spavento. Sarri stasera lo attende al varco: «È una gara importante, ci sono in ballo gli ottavi di finale. Già ci siamo qualificati, ma una vittoria ci consentirebbe di passare come primi del girone più difficile della competizione e di avere poi un paio di settimane libere per allenarci, cosa che non riusciamo a fare da agosto». Insomma, con un calendario un po’ più snello, c’è parecchia differenza fra un gradino e un altro. Se i biancocelesti dovessero qualificarsi da primi, accederebbero direttamente agli ottavi con un bonus di 1,1 milioni e 1,2 per il passaggio del turno. Se invece finissero al secondo posto, il premio si dimezzerebbe (1,5 milioni totali) e la squadra di Sarri se la dovrebbe vedere poi ai sedicesimi (ora si chiamano spareggi) con una delle terze qualificate nei gironi di Champions. «E andare avanti diventerebbe più complicato, anche se la fortuna in questi confronti incide parecchio», chiosa il tecnico.
TESORETTO PER IL MERCATO
Non c’è insomma solo il prestigio in palio, questo è un vero e proprio bivio europeo.
LA COSTANZA DELL’ORDINE
Ogni volta che Immobile è in bilico, non è possibile che la Lazio vada nel panico come successo a Marassi domenica. Da due anni e mezzo, ogni assenza di Ciro dal primo minuto è poi una sentenza di sconfitta. Come poterci rinunciare contro il Galatasaray in una sfida così delicata? Sotto la Lanterna, Immobile segna una doppietta, poi esce e la Lazio si schiaccia, crolla. E pensare che nel primo tempo a Sarri brillavano finalmente gli occhi per la sua filosofia applicata in ogni sfumatura. Difesa alta, pressing, trame, palleggio e recuperi palla a cento all’ora: «L’obiettivo è far diventare l’ordine una costante, così è aumentata la qualità. E contro il Galatasaray va mantenuta». Terim però promette battaglia: «Stimo Sarri e ora la Lazio ha acquisito la sua mentalità, ma io voglio una vittoria. Sarebbe la cura perfetta per me, che sono stato molto male e sono qui col permesso dei medici, sotto sorveglianza. Tuttavia, ci basterebbe anche un pareggio per mantenere il primo posto in classifica». La differenza reti è identica (7 gol fatti e 3 subiti), dunque non conta.
IL 14 LA CENA DI NATALE
Si svolgerà martedì prossimo, il 14 dicembre in un hotel del centro, la cena di Natale della Lazio, che torna dopo l’anno di stop causa Covid. Rispetto agli anni passati però, quando partecipavano circa 400 persone, gli invitati saranno appena 180 fra giocatori, staff tecnico e dipendenti oltre ad un paio di sponsor biancocelesti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero