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L’ultimo ad arrendersi. Sempre il primo a dare la carica e spronare i compagni. L’ha fatto due giorni fa in un confronto interno alla squadra, l’ha ribadito ieri poco prima di entrare in campo, nonostante sia leggermente infortunato. Francesco Acerbi non ci sta a vedere la Lazio in questo stato, quasi a buttarsi via. E allora, insieme ad altri suoi compagni, prova a dare l’esempio. A maggior ragione in un momento così difficile e complicato come quello attuale. Il difensore centrale è ancora alle prese con una elongazione all’adduttore, un problema muscolare che l’ha costretto ad abbandonare il campo dopo appena ventotto minuti di gioco nella sfida col Verona. Gli esami d’inizio settimana non hanno lasciato scampo. Con un problema del genere, il riposo è quasi d’obbligo, ma lui, che ha perfino provato a vedere se riusciva ad andare a Benevento fermo proprio non riesce a stare.
TEST DECISIVO
Per questo, dopo aver parlato con i medici e con l’allenatore, ha cominciato un lavoro differenziato, effettuando un po’ di corsa e giocherellando col pallone insieme a Leiva (per lui il recupero è più complicato).
ATLETA DELL’ANNO
Per Acerbi, inoltre, ieri è stata un giornata importante. L’Asi (Associazione sportive e sociali italiane) l’ha premiato come atleta dell’anno nell’ambito della cerimonia degli Oscar dello sport italiano, una manifestazione arrivata alla quindicesima edizione e patrocinata dal Coni e dal Credito Sportivo. Il centrale difensivo è stato premiato per aver aderito alla challenge Asi, durante il lockdown, in favore dell’Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, contribuendo a sensibilizzare l’opinione pubblica ed aiutare una città in difficoltà. Emozionato Acerbi (in collegamento video) per aver ricevuto il premio dedicato a Carlo Perdersoli (Bud Spencer): «Ringrazio Asi per il premio ricevuto, ho passato momenti difficili nella mia vita e sono molto sensibile ad ogni iniziativa di beneficenza, ho piacere e bisogno di aiutare il prossimo, andare a trovare i bambini in ospedale, ad esempio, anche solo per regalargli un sorriso».
150 VOLTE LUIS
A dare la carica in vista della sfida col Napoli ci penserà anche Luis Alberto. Lo spagnolo vuole spegnere le polemiche regalando una prestazione coi fiocchi proprio col Napoli. E’ uno di quelli che vuole aiutare la Lazio ad uscire da questa piccola crisi e vorrebbe farlo nel giorno che toccherà le 150 presenze con la maglia biancoceleste. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero