La tecnologia batte l'arbitro ma con Rizzoli si vince facile

La tecnologia batte l'arbitro ma con Rizzoli si vince facile
ROMA La tecnologia e l'uomo nel mondo arbitrale, un tema che nella giornata di serie A conclusa ieri è tornato di grande attualità. La tecnologia, che secondo...

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ROMA La tecnologia e l'uomo nel mondo arbitrale, un tema che nella giornata di serie A conclusa ieri è tornato di grande attualità. La tecnologia, che secondo l'allenatore del Chievo Maran ha tolto (giustamente) due punti alla sua squadra nella trasferta di Empoli, e che sabato pomeriggio a Marassi ha invece rischiato di mandare in tilt il derby per una vibrazione di troppo. L'uomo, invece, sempre sabato, ma a San Siro, ha davvero tolto (ingiustamente) uno, se non tre punti alla Juventus (udite, udite...) riportata sulla terra dopo aver intrapreso il viaggio sulla Luna.

La tecnologia è la goal line tecnology, che aiuta molto e tiene sopite numerose polemiche; l'uomo, invece, è il solito Rizzoli che ha condizionato una gara bellissima, cancellando un gol che era subito apparso per quello che era: regolare. La decisione, presa a metà con l'assistente Cariolato, ha da una parte confermato che Rizzoli ha ormai imboccato la discesa della sua carriera e la china, prima che diventi deriva, lo dovrebbe portare al congedo con gli onori del caso. Dall'altra, invece, ha stabilito che la Var (Video Assistant Referee) dovrà forse accelerare i tempi del suo debutto in chiaro affinché gli errori siano ridotti al minimo. Perché le immagini tv sarebbero servite a fugare i dubbi sul rigore concesso da Giacomelli in Torino-Lazio (il braccio di Parolo aumentava il volume del corpo, anche se il tocco è sicuramente involontario); e avrebbe aiutato Doveri a vedere la spinta di Konko a Icardi, che segna dopo essere franato su Berisha. Il gol non andava annullato dal direttore di gara, che poi vede bene il fallo da rigore di Santon su Kessie, decisivo ai fini del risultato. Meno male che le immagini tv sono già di grande aiuto al giudice sportivo, che valuterà il colpo rifilato da Medel con la mano a Kurtic a centrocampo e a palla lontana, sfuggito a tutti e sei i componenti la squadra arbitrale. L'interista rischia tre giornate di stop, se il gesto verrà considerato particolarmente violento. Due, invece, le possibili giornate di stop per Manolo Gabbiadini, espulso per fallo di reazione su Ferrari e giustamente mandato via da Mazzoleni in Crotone-Napoli.
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Il Messaggero