La tappa regina del Giro d'Italia accorciata per maltempo: cancellati il Fedaia e il Pordoi

La nuova altimetria della sedicesima tappa del Giro d'Italia 2021
La tappa odierna del Giro d'Italia da Sacile a Cortina d'Ampezzo è stata accorciata a causa delle condizioni meteo. Dopo un briefing tra i corridori e il...

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La tappa odierna del Giro d'Italia da Sacile a Cortina d'Ampezzo è stata accorciata a causa delle condizioni meteo. Dopo un briefing tra i corridori e il comitato organizzatore di Rcs Sport, è stato deciso di comune accordo che la sedicesima tappa della corsa rosa non sarà più di 212 km con 5700 metri di dislivello, ma misurerà 153 km. La partenza ufficiale, inizialmente prevista per le ore 11, è stata spostata di circa mezz'ora.

Le condizioni meteo, che nel pomeriggio potrebbero drasticamente peggiorare, hanno costretto gli organizzatori a cancellare i passaggi sul Passo Fedaia e sul Passo Pordoi, che sarebbe stata la Cima Coppi di questa edizione della corsa rosa. I problemi sono legati soprattutto alle discese, in quanto ieri sera è scesa della pioggia mista a neve e il fenomeno atmosferico potrebbe ripetersi nel pomeriggio di oggi. 

I corridori dovranno comunque affrontare una tappa particolarmente esplosiva con i passaggi su La Crosetta, salita posizionata subito dopo la partenza, e il Passo Giau, che diventa la nuova Cima Coppi della corsa. La discesa che conduce a Cortina d'Ampezzo non è interessata da possibili fenomeni atmosferici. 

Mauro Vegni, direttore del Giro d'Italia, ha affermati ai microfoni di RaiSport: “Il nostro primo obiettivo è portare i corridori in sicurezza a Milano. Le condizioni meteo in questo momento sembrano essere buone ma potrebbero decisamente cambiare. Preferiamo fare una tappa più corta e intensa piuttosto che vivere una giornata non troppo bella, quindi abbiamo preso la decisione di accorciare la tappa per evitare possibili problemi".

Lo scorso anno alcuni corridori hanno protestato per accorciare la tappa di Morbegno della corsa rosa, episodio che aveva suscitato il malcontento da parte di vegni, soprattutto perchè sulla carta quella non era una tappa molto impegnativa. Ma quest'oggi la situazione è molto differente: "Stavolta la situazione è stata affrontata in maniera matura: noi siamo pronti ad ascoltare tutti e oggi sappiamo che le condizioni meteo potrebbero cambiare, quindi preferiamo non rischiare. Non ho dimenticato ciò che è successo l’anno scorso, ma quest'anno la situazione è differente”.

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Il Messaggero