La Cynthia s’è desta. Lo dicono i numeri che per la prima volta in stagione vedono la squadra genzanese lasciare l’ultimo posto solitario o meglio condividerlo...
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«Sapevamo che quella col Ciampino era una sfida-verità per la nostra stagione, una gara decisiva – spiega l’esterno offensivo classe 1990 Francesco Mancini, autore di una doppietta come il compagno di squadra Longobardi - L’abbiamo affrontata con grande determinazione e dopo pochi minuti eravamo già sul doppio vantaggio, poi gli ospiti hanno accorciato le distanze, ma prima dell’intervallo siamo tornati sul 3-1. Nella ripresa la rete del 4-1 ci ha forse fatto un po’ “sedere” e il Ciampino ha accorciato le distanze, ma abbiamo sempre tenuto in mano il pallino della gara». Il cambio tecnico ha generato la scintilla. «Se sono a Genzano lo devo a mister Rughetti che mi ha voluto qui – dice l’ex Lupa Castelli Mancini che ha vissuto una lunga parentesi di 14 anni nelle giovanili della Lazio – Forse prima ci mancava un pizzico di fortuna perché il gioco è stato sempre di buona qualità. Ora le cose vanno meglio, ma sappiamo che la strada è ancora lunga».
La sua doppietta e i primi gol con la maglia della Cynthia per l’ex giocatore della Vultur (fino a dicembre) hanno una dedica quasi obbligata. «Alla mia compagna Lucia e al nostro piccolo Nicolas che ha un anno, ma anche alla squadra che mi ha messo in condizione di fare bene». Il calendario proporrà ai genzanesi un’altra “finale” domenica prossima. «Faremo visita alla Madrepietra e dobbiamo cercare di puntare alla vittoria perché siamo in un bel momento e dobbiamo sfruttarlo» conclude Mancini. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero