L’Unipomezia non stana il Villalba. Valle: «Al ritorno ci sarà da sudare»

L’Unipomezia non stana il Villalba. Valle: «Al ritorno ci sarà da sudare»
Un pareggio a reti bianche che rinvia tutti i discorsi al match del 29 gennaio prossimo all’Ocres Moca. Il Villalba ha “stoppato” l’Unipomezia nella...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un pareggio a reti bianche che rinvia tutti i discorsi al match del 29 gennaio prossimo all’Ocres Moca. Il Villalba ha “stoppato” l’Unipomezia nella semifinale d’andata della Coppa Italia, una gara che capitan Federico Valle commenta così: «E’ stata una partita un po’ piatta, senza grandi emozioni. Sapevamo che gli ospiti si sarebbero difesi con attenzione e avrebbero puntato sul contropiede e alla fine stavamo quasi subendo la rete dell’1-0, ma per fortuna il tiro del giocatore del Villalba si è stampato sul palo. E’ vero che al ritorno avremo due risultati su tre, ma sarà molto dura fare risultato lì: comunque nel match di ieri era importante non prendere gol e ci siamo riusciti. Centrare la terza finale di Coppa (che l’Unipomezia ha vinto due volte) negli ultimi quattro anni sarebbe un grande orgoglio».

 
La squadra pometina si rituffa ora nel campionato e prepara il delicato match sul campo del Falaschelavinio: «Ultimamente abbiamo perso terreno per via dei troppi pareggi: siamo una squadra difficile da battere, ma nell’epoca dei tre punti è meglio osare qualcosa di più. Comunque questo è un gruppo fatto di uomini e tutti vogliamo cercare di riagganciare il treno delle prime».
 
Il giocatore classe 1995 continua ad alternarsi tra la posizione di trequartista e quella di attaccante: «Il mio ruolo originario è quello dell’esterno, ma non ci sono problemi. Se me lo chiedono posso fare anche il terzino, l’importante è giocare e provare a dare un contributo a questa squadra». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero