Roma, l'unico risultato che conta è il recupero di Smalling per Manchester

Smalling (foto Gino Mancini)
Smalling c'è, anche se partecipa, senza avere però alcuna responsabilità, al 12° ko stagionale della Roma che ha dato forfait pure contro il Cagliari...

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Smalling c'è, anche se partecipa, senza avere però alcuna responsabilità, al 12° ko stagionale della Roma che ha dato forfait pure contro il Cagliari (3-2), Da quando la priorità va all'Europa League, solo 5 punti in 7 partite e 7° posto a rischio con il Sassuolo più vicino (-3). Il risultato che conta è però un altro. Il miglior difensore del gruppo, in campo per 58 minuti alla Sardegna Arena dopo essere stato fuori per 10 partite di fila (e presente solo in 18  su 46), sembra recuperato. Non può stare al meglio, ma il suo ritorno è fondamentale per la missione inglese: giovedì la semifinale d'adata contro lo United. L'ex centrale dei Red Devils non può certo mancare: la difesa di Fonseca è la dodicesima della serie A con 51 reti incassate. In coppa la situazione è diversa, ma gli interpreti sono gli stessi. E, quindi, il leader sarà il punto di riferimento a Old Trafford.

SOLO LA COPPA

Il Cagliari, con il 3° successo consecutivo, ha ripreso il Benevento e il Torino. Questo per dire che solo la formazione di Semplici ha giocato per vincere. La Roma si è accontentata della superiorità nel possesso palla (72%) e di preservare gran parte dei titolari: Dzeko non è nemmeno entrato, hanno partecipato in corsa invece Karsdorp, Mkhitaryan, Cristante e Veretout. Più di loro, entrando subito dopo l'intervallo, ha avuto spazio Spinazzola, l'altro recuperato sotto osservazione. Pure l'esterno è disponibile. Rivedremo dall'inizio anche a Manchester solo Pau Lopez, Smalling, Diawara e Pellegrini di quelli schierati in partenza da Fonnseca alla Sardegna Arena. Massima prevenzione, dunque, in attesa di volare in Inghilterra. 

ASSETTO VULNERABILE

Il migliore, tra le riserve, Perez: oltre al gol del momentaneo 1-1, efficacia e intraprendenza. Dietro, però, la Roma balla. Non si sa se per colpa del sistema di gioco, di quel 3-4-2-1 che non piace a Fonseca, costretto a sceglierlo per mettere in sicurezza la difesa e tranquillizzare la squadra. Ma sbagliano i singoli: Diawara, Fazio, Villar e Santon sull'azione di Nandez che permette a Lykogiannis di segnare il 1° gol. Dopo il pari di Perez su imbucata di Pellegrini (sfruttando il rimbalzo dopo aver colpito il palo), il nuovo crollo nella ripresa. Rinvio sbagliato di Mancini che consegna la palla a Deiola, veloce a darla in profondità a Simenoe che tocca lateralmente per Marin: destro da fuori per il raddoppio. Poi, su corner proprio di Marini, Joao Pedro anticipa karsdorp e gira di testa per il tris. Da una gaffe all'altra. I giallorossi, però, è come se fossero già in Inghilterra. Segna Fazio, ma non è comunque pomeriggio di festa. Il rendimento in campionato è sempre più deprimente. Rimane l'Europa League. Da vincere per tornare a giocare in Champions, obiettivo fallito per 2 stagioni di fila.     

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Il Messaggero