L'Italia si riscopre piccola. La Champions non è la Serie A

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L'Europa non è l'Italia. La settimana scorsa, perdendo all'Olimpico contro il Real, se n'è accorta la Roma, già umiliata a novembre dal...

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L'Europa non è l'Italia. La settimana scorsa, perdendo all'Olimpico contro il Real, se n'è accorta la Roma, già umiliata a novembre dal Barcellona. Adesso ne ha avuto la conferma, ospitando il Bayern allo Stadium, anche la Juventus dei 4 scudetti di fila, di nuovo capolista della serie A e finalista dell'ultima edizione della Champions. Il pari di Torino non deve illudere: il gap con le big del nostro continente resta evidente. Guardiola, per niente distratto dalla prossima avventura al City, si è preso la scena con la superiorità nel possesso palla che, con il canovaccio sempre riconoscibile, è tutt'altro che fine a se stesso. Pioggia di occasioni davanti a Buffon. Pure se alla Juve intimidita manca il rigore per il fallo di mano dell'ex Vidal e se il gol del vantaggio di Mueller arriva solo a fine primo tempo (e con Lewandovsky in fuorigioco), l'assedio al fortino bianconero è stato totale. Il Bayern è senza mezza difesa. Ma, per il suo dna, guarda solo avanti. Il solito sinistro rotante di Robben indirizza il match dopo l'intervallo. Allegri, chiedendo dopo un'ora più coraggio, ritrova lo spirito bianconero. I gol di Dybala e Sturaro tengono in vita la Juve almeno fino alla notte del 16 marzo all'Allianz Arena.
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Il Messaggero