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Piccoli aggiustamenti. Doverosi, necessari per mettere ordine nell’ormai vasto (e anche variegato) mondo delle interpretazioni delle regole del calcio. L’Ifab, l’organo supremo del calcio che decide le sue regole, ha messo a punto alcuni correttivi alla regola del fallo di mano, “la madre” di tutte le contestazioni, in serie A come nel resto dei campionati in tutto il mondo. L’International Board, nell’annuale Assemblea Generale che si è tenuta ieri in videoconferenza, e alla quale ha preso parte anche Pierluigi Collina, ha trattato in modo particolare proprio il fallo di mano, la cui valutazione cambia di nuovo in occasione della segnatura di un gol.
Se in questa stagione era infatti stato introdotto il concetto che qualsiasi fallo di mano avvenisse nell’immediatezza di una segnatura portava alla cancellazione della segnatura, l’Ifab ora ha fatto marcia indietro, stabilendo che il tocco di mano, che dev’essere accidentale e porta a segnare un gol sarà considerato fallo solo se a commetterlo sarà l’autore del gol. Al contrario, quando il fallo di mano viene commesso in precedenza ma da un compagno di squadra, il gol sarà da considerare valido. Per capirci, la rete che venne annullata in Roma-Sampdoria della scorsa stagione a Veretout (splendido tiro al volo dal limite dell’area) per un precedente contatto del pallone, in un rimpallo, sul braccio di Carles Perez oggi non sarebbe annullata dal Var. L’Ifab ha poi ribadito, anzi rafforzato il concetto che nella valutazione dei falli di mano dovrà essere giudicata in particolare la posizione delle mani e delle braccia, valutando se queste aumentano il volume del corpo e se sono in posizione innaturale rispetto al movimento che il difendente sta compiendo.
CINQUE CAMBI
Resta sotto osservazione, la regola (che per ora è lasciata alla libera applicvabilità di ogni federazione) dei cinque cambi a partita, introdotta dopo l’inizio della pandemia. È però quasi certo che la regola venga applicata anche al Mondiale del prossimo anno in Qatar.
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Il Messaggero