L'Armani Milano batte Reggio Emilia: lo scudetto è a un passo

Alessandro Gentile
Lo scudetto prende la strada di Milano. L'Armani con una prova di forza ha mandato ko Reggio Emilia (97-73: 29-8, 52-31 e 74-60 i parziali) e adesso conduce la serie 3-2....

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Lo scudetto prende la strada di Milano. L'Armani con una prova di forza ha mandato ko Reggio Emilia (97-73: 29-8, 52-31 e 74-60 i parziali) e adesso conduce la serie 3-2. Lunedì sera, in casa della Grissin Bon, l'Olimpia può festeggiare, soprattutto se continuerà a giocare con la stessa determinazione. Merito di Milano è stato quello di cambiare, dopo quarantotto ore, la partita rispetto a gara4 a Reggio Emilia dove aveva subito troppo. Ma dovrà, l'Olimpia, rimanere se stessa e non abbandonarsi subito alla festa ma giocando di squadra.


La testa nella partita facendo sempre la cosa giusta, concentrati e senza errori, gli uomini di Repesa hanno preso subito il largo. L'unico momento no, nel terzo quarto quando hanno permesso alla Grissin Bon di ritornare a -10 (62-52), con gli ospiti che hanno messo in difficoltà Milano con la zona. Ma poi, dopo quel momento di amnesia, Milano ha ripreso a correre e anche se a 4' dall'ultima sirena Reggio è tornata a -9 (80-71) con la tripla di Aradori, non ha avuto problemi. E' salito in cattedra Lafayette e poi Cerella per far ripartire la squadra allontanandola da ogni pericolo.

Nel momento-no, l'Armani ha commesso l'errore di tutta la stagione: si è affidata ai singoli senza giocare di squadra. Milano ha cominciato con un Gentile determinato e con una difesa attentissima che ha costretto la Reggiana a sbagliare tanto (nel primo quarto 2 su 19 per Reggio contro 13 su 16 di Milano). Il primo quarto è quello che ha condizionato la sfida e anche se poi la Grissin Bon ha reagito, il parziale subito in avvio ha pesato.
Sei gli uomini in doppia cifra per Milano, e se Reggio nel secondo quarto ha timindamente cercato di alzare il ritmo, Repesa ha avuto in Macvan, Sanders e Kalnietis i giocatori che non hanno permesso a Lavrinovic e compagni di avvicinarsi.

Menetti, come abbiamo detto, ha provato un po' di zona (3-2 e 2-3) per mettere in difficoltà l'attacco rivale, ma inutilmente perché dal -13 la Reggiana è scivolata alla sirena dell'intervallo lungo sul -21 con le spallate di Sanders, Macvan e Kalnietis, il migliore della serata.

Nel terzo quarto si è acceso Della Valle complice una Milano in pausa che ha permesso un parziale di 9-0 ma controllando sempre la parita piazzando sempre, come ha fatto negli ultimi 6', i colpi giusti.

La differenza l'ha fatto la precisione al tiro (30 su 44 da punti e 10 su 24 da 3 per Milano) mentre Reggio Emilia ha sparato troppo a salve (16 su 42 da2 punti e 9 su 29 da 3) ma soprattutto il controllo dei rimbalzi, con un saldo di 41-32 in favore dell'Armani.

Lunedì Milano avrà il primo match point a disposizione nella partita che giocherà a Reggio Emilia. Troppe volte l'Olimpia, quest'anno, ha sbagliato le partite non sfruttando il suo enorme potenziale. Il problema è quello di poter giocare sempre di squadra abbandonando il proprio io, a cominciare da capitan Alessandro Gentile che spesso si lascia andare nell'individualismo.

La Grissin Bon, che in casa è davvero pericolosa, stasera non ha avuto molto da Veremenko, Kaukenas non è parso sempre lucido e Della Valle ha giocato a sprazzi (quando si è acceso ha fatto male, ma adesso serve la continuità), Lavrinovic ha dato un grande contributo ma è stato troppo solo.

Milano: Kalnietis 16; Sander e Simon 14; Lafayette 12; Gentile 11; Macvan 10.

Reggio Emilia: Aradori 14; Lavrinovic 12; Della alle 11; Polonara e De Nicolao 10.
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Il Messaggero