Con l'Nba pronta a tornare in campo nella bolla di Orlando, anche il basket femminile statunitense ha ripreso la stagione funestata dall'emergenza Covid ma in mezzo a...
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«Che una persona decida di combattere per la giustizia sociale, giocare a pallacanestro, concentrarsi sulla sua salute fisica o mentale o semplicemente rimanere con la propria famiglia, spero che questa iniziativa possa sostenere le priorità e le decisioni di tutte», ha spiegato Irving. Diverse giocatrici, tra cui Natasha Cloud (Washington Mystics) e Renee Montgomery (Atlanta Dream) hanno deciso di non scendere in campo per proseguire la battaglia per le riforme sociali. Non partecipare alla ripresa della stagione Wnba significa non ricevere compensi economici, che in una lega in cui le giocatrici più quotate prendono poco più di 200.000 dollari significa rinunciare in molti casi al proprio principale introito annuale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero