La Juve frena ancora: pari deludente in casa contro il Verona. Kulusevski replica a Favilli

La Juve frena ancora: pari deludente in casa contro il Verona. Kulusevski replica a Favilli
Il terzo pareggio nelle ultime tre partite giocate in campionato è un primo campanello d’allarme per una Juve che domani sera rischia di ritrovarsi a -6 dal...

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Il terzo pareggio nelle ultime tre partite giocate in campionato è un primo campanello d’allarme per una Juve che domani sera rischia di ritrovarsi a -6 dal Milan primo in classifica. Il Verona si rivela avversario molto più complicato del previsto, ma la Juve è ancora lontana anni luce dalla squadra dominante, travolgente e spettacolare che ha in mente Pirlo. Aspettando Ronaldo (e l’ultimo tampone nelle prossime ore, che potrebbe riabilitarlo per la Champions) la Juve dopo Chiellini perde anche Bonucci, sostituito per un problema muscolare. E contro il Barcellona servirà qualcosa di più per svoltare la partita. Soprattutto equilibrio e ordine, due elementi che sono mancati dal primo all’ultimo minuto, al contrario delle occasioni: due traverse clamorose e un gol annullato, ma poca lucidità in area Verona (un gol annullato anche a Colley).

 

La decidono i cambi: Favilli porta in vantaggio il Verona, la riacciuffa Kulusevski, nel finale. La Juve non carbura, nel primo tempo finisce spesso in affanno e vive di verticalizzazioni improvvise: Rabiot per Bernardeschi a tu per tu con Silvestri e assist perfetto di Cuadrado per Morata, fuorigioco millimetrico e gol annullato. Nella ripresa entra Favilli, che dopo 5 minuti sfrutta un ottimo assist di Zaccagni e supera Szczesny per l’1-0, ma nell’azione si fa male, e al primo contrasto è costretto al cambio. Entra anche Kulusevski, e la Juve si rianima, lo svedese suona la carica trovando l’1-1. Poi alza il tiro e assedia il Verona che però resiste agli assalti bianconeri, Dybala sfiora il gol capolavoro e dopo un accenno di nervosismo generale sul finale Pasqua fischia la fine, ennesimo pareggio e ora c’è Messi, la Juve aspetta Ronaldo.

LA CRONACA

 

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Il Messaggero