Juve-Toro, Giampaolo: «Dai miei pretendo cuore, organizzazione e personalità»

Marco Giampaolo
La speranza è che il periodo più difficile sia alle spalle, perché tra infortuni, positività al Covid-19 e una classifica in caduta libera, il...

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La speranza è che il periodo più difficile sia alle spalle, perché tra infortuni, positività al Covid-19 e una classifica in caduta libera, il campionato del Toro di Giampaolo (negativo e in panchina nel derby) può solo migliorare. «Sono stato lontano dalla squadra in isolamento fiduciario, ma non emotivamente. L’ho ritrovata in piena saluta, in crescita. Finora siamo stati penalizzati dagli episodi, ma non può andare sempre così. Il derby senza tifosi è qualcosa di quasi surreale - prosegue l’allenatore granata -. Perché il giorno del derby lo percepisci dall’entusiasmo e la voglia del pubblico. Senza tifosi il calcio è Playstation, dai miei giocatori pretendo cuore, organizzazione e la personalità. Il gap con la Juve c’è, ma abbiamo le nostre armi per provare a colmarlo. I risultati sono determinati, ma sono sereno: la mia squadra è in crescita, stiamo migliorando, è chiaro che avremmo potuto avere diversi punti in più ma intanto abbiamo fatto grandi passi in avanti. Zaza stava entrando in condizione, il giorno in cui sono risultato positivo ho avuto una discussione con lui, ma sempre costruttiva, gli ho detto le cose che gli dovevo dire. Al momento siamo la peggior difesa del campionato ma statisticamente siamo ventesimi nella percentuale di gol subiti in proporzione alle occasioni concesse. Prendiamo gol a sorpresa, anche se abbiamo la partita in pugno. Come reagire? Sicuramente rinforzando l’autostima dei miei giocatori. E vincendo qualche partita».

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Il Messaggero