Juve, le fatiche di Sarri e le assenze pesanti: bianconeri primi ma con i dubbi

Juve, le fatiche di Sarri e le assenze pesanti: bianconeri primi ma con i dubbi
Tre punti faticando, contro il Genoa in 10 per quasi tutto il secondo tempo. La vittoria non cancella le difficoltà di una Juve che nelle ultime settimane sembra aver...

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Tre punti faticando, contro il Genoa in 10 per quasi tutto il secondo tempo. La vittoria non cancella le difficoltà di una Juve che nelle ultime settimane sembra aver smarrito la fluidità di manovra e l’equilibrio. Le assenze di Chiellini, Pjanic e Higuain pesano eccome, ma non bastano a giustificare una squadra che ha sfiorato il secondo pareggio consecutivo, e non ha convinto dal punto di vista del gioco e dell’intensità. I bianconeri tornano in vetta alla classifica soffrendo contro un Genoa ritrovato, evidenziando limiti oggettivi in difesa, dove a salvarsi è solo Bonucci. Prima rete stagionale per il capitano a cui Sarri non può rinunciare: fino a questo momento non ha saltato nemmeno un minuto. Ma i suoi compagni di reparto non convincono: de Ligt fatica più del previsto, in difficoltà Demiral contro il Verona, in affanno Rugani ieri sera contro Kouamé e compagni. E la media di un gol subìto a partita non è da scudetto. La sterilità dell’attacco è un altro problema da risolvere: contro il Genoa i due gol sono arrivati da due palle inattive, e situazioni piuttosto casuali mentre senza Higuain la Juve ha faticato a trovare punti di riferimento offensivi. Non può risolverla sempre Ronaldo, mentre Dybala si conferma in crescita e in fiducia, Douglas Costa e Ramsey sono due armi affilate in più. A centrocampo i bianconeri si confermano Pjanic dipendenti, senza il bosniaco si fatica a costruire, impostare e verticalizzare. Bentancur non ha il suo passo, e in questo momento in rosa manca un vice regista, uno come Tonali, su cui Paratici è in pressing da mesi. Il derby potrebbe essere la partita ideale per rilanciarsi e tornare a “tritare”, ma occhio a un Toro ferito che sabato si gioca tutto, compreso il futuro di Mazzarri.
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Il Messaggero