Pioli è tentato di tornare all'antico. E medita esclusione eccellenti. I dubbi sono diversi. Una Lazio meno a trazione anteriore e un po' più pesante a centrocampo. Va...
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RIFINITURA DECISIVA
«Ho un po' di dubbi, è vero», le parole dell'allenatore prima di prendere l'aereo alla volta di Torino. Una linea guida c'è, ma il test probante ci sarà questa mattina, poco prima dell'ora di pranzo. Una rifinitura importantissima. Pioli è indeciso se proporre una Lazio con il 4-3-3 oppure mantenere l'assetto delle ultime gare. Molto dipende dalla posizione di Lulic. Se il bosniaco verrà confermato a centrocampo, come si pensa, allora uno tra Candreva e Mauri (che probabilmente sarà colui che si occuperà di Pirlo) sarà fuori, altrimenti se l'eroe di coppa verrà arretrato in difesa come domenica scorsa contro l'Empoli, a quel punto la Lazio andrà avanti come sempre. A spostare gli equilibri sono le assenze di de Vrij e Parolo. Con loro due in campo, non ci sarebbero stati dubbi, ma senza le cose cambiamo radicalmente, soprattutto dal punto di vista strettamente tattico.
LE CERTEZZE
Stasera a Torino si rivedrà Marchetti tra i pali. L'estremo difensore, operato al naso una settimana fa, giocherà dal primo minuto, dovrà solo decidere se giocare o meno con la mascherina protettiva. Probabilmente sì, se non gli darà troppo fastidio. Davanti a lui ci saranno Basta, Mauricio-Cana (l'albanese impegnato con la sua nazionale per la vicenda Serbia-Albania ha raggiunto la squadra solo ieri sera) e uno tra Braafheid e Lulic. In mezzo Biglia e Cataldi, mentre più avanti Klose che verrà assistito da Felipe Anderson. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero