Juventus-Inter, in campo dalle 20,45: derby d'Italia e veleni. Conte non parla, Mazzarri nervoso

Juventus-Inter, in campo dalle 20,45: derby d'Italia e veleni. Conte non parla, Mazzarri nervoso
Amici mai. Non c’è verso. Dalle schermaglie verbali al campo. Sarà un derby d’Italia infuocato, ancora più sentito. La ferita del mancato scambio fra Vucinic e...

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Amici mai. Non c’è verso. Dalle schermaglie verbali al campo. Sarà un derby d’Italia infuocato, ancora più sentito. La ferita del mancato scambio fra Vucinic e Guarin non si è rimarginata, è troppo fresca. Ha riacceso gli animi, riaperto il vaso di Pandora e cancellato quella sorta di armistizio sancito dal passaggio di mano fra Moratti e Thohir. Ai tempi l'indonesiano non aveva gradito la battuta di Agnelli: «La capitale indonesiana ribattezzata oggi 15 ottobre... non più Jakarta, ma Jakartone». Il riferimento ovviamente a Calciopoli e allo scudetto assegnato a tavolino ai nerazzurri. Insomma Juve contro Inter anche questa volta non sarà una partita normale. Forse non lo è mai stata. D’altronde la storia insegna. Veleni e polemiche sempre e comunque. Lo Stadium sarà tutto esaurito. Una bolgia. In casa i campioni d’Italia in questa stagione non hanno lasciato per strada neanche un punto. Una sfida nella sfida per Mazzarri, il nemico giurato di Conte, che non ha convocato Guarin e non potrà schierare l’ultimo arrivato Hernanes per problemi burocratici, perché tutte le operazioni di mercato concluse dopo le 15 di venerdì non sono state ratificate. Il Profeta si accomoderà in tribuna come Osvaldo con o senza bombetta. I documenti relativi al Johnny Depp del calcio italiano sono stati consegnati regolarmente. Conte semplicemente ha preferito non bruciare le tappe e portare in panchina Vucinic.




Casa bianconera.Il tecnico salentino ieri non ha parlato. Niente più vigilie da qui alla fine del campionato. Silenzio ed allenamento a Vinovo. Conte ha preparato la partita senza lasciare nulla al caso. Come da copione. Ad assistere alla rifinitura c’era pure Andrea Agnelli, che ha caricato i bianconeri. Con Buffon appiedato dal giudice sportivo in porta toccherà a Storari. Sarà 3-5-2. In campo i titolarissimi. Torna Chiellini dopo la squalifica e Pirlo, che all’Olimpico contro la Lazio ha riposato. In avanti Tevez e Llorente. Con Giovinco e Vucinic pronti a subentrare. Il montenegrino sogna la vendetta perfetta dopo essere stato sedotto ed abbandonato.



Sponda nerazzurra.Mazzarri ieri ad Appiano Gentile è sembrato un briciolo nervoso. Avrebbe preferito un altro avversario, «la Juve in casa sembra imbattibile» ha detto il tecnico toscano, che dovrebbe varare un 3-5-1-1 molto provinciale, difesa e contropiede: «Ci servirà un briciolo di fortuna per invertire la tendenza e mettere fine a questi risultati negativi. Questa è una partita particolare per i nostri tifosi. Il mercato? La proprietà ha dato un segnale importante, Hernanes sarà molto utile». Ma stasera resterà a guardare. Non un dettaglio in una notte così.



JUVENTUS (3-5-2): 30 Storari; 15 Barzagli, 19 Bonucci, 3 Chiellini; 26 Lichtsteiner, 23 Vidal, 21 Pirlo, 6 Pogba, 22 Asamoah; 10 Tevez, 14 Llorente All.: Conte



INTER (3-5-1-1): 1 Handanovic; 14 Campagnaro, 35 Rolando, 5 Juan Jesus; 2 Jonathan, 10 Kovacic, 17 Kuzmanovic, 21 Taider, 55 Nagatomo; 11 Alvarez; 8 Palacio All.: Mazzarri



Arbitro: Rocchi di Firenze Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero