Juve-Inter, alle 21 in scena il derby d'Italia Allegri ospita Mancini senza Palacio

Juve-Inter, alle 21 in scena il derby d'Italia Allegri ospita Mancini senza Palacio
TORINO Novanta minuti. In palio più di 3 punti. E' il derby d'Italia, più di una partita di football dopo Calciopoli. Juve vs Inter, eterni nemici uno contro...

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TORINO Novanta minuti. In palio più di 3 punti. E' il derby d'Italia, più di una partita di football dopo Calciopoli. Juve vs Inter, eterni nemici uno contro l'altro. Ore 21, appuntamento allo Stadium dei record. Mancini cercherà l'impresa, Allegri la continuità. Titolarissimi in campo per i bianconeri: 4-3-1-2. «Voglio vincere e basta» ha detto il livornese. Niente sconti insomma. Per il rivale jesino «può essere la sfida della svolta».




MAX PENSIERO

Non ha fatto il Conte, si è limitato a qualche battuta soft Massimiliano Allegri. Guarda avanti dopo la Supercoppa. Pensa all'Inter, al campionato e un po' anche al mercato, senza uscire dai binari di quell'aziendalismo che molti gli riconoscono, non un difetto, ma un pregio, perché da queste parti vittorie e sconfitte appartengono a tutti. Così è stato, così sarà. «La squadra è ritornata carica, non ci sarà nessun contraccolpo psicologico, ci accingiamo ad affrontare una partita pericolosa, come capita sempre dopo le soste - ha rilanciato il tecnico livornese - Avete visto cosa è capitato a Real Madrid e al Barcellona? La prima dell'anno è sempre difficile, strana, la spunterà chi farà più attenzione, chi sarà più concentrato, non sarà né una questione fisica, né tecnica, ma esclusivamente di testa. Non possiamo più permetterci di sbagliare se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi». Allegri ha fatto sapere che ha recuperato Caceres e Marrone, ma non bastano e così ha chiesto «aiuto» alla società: «Ho parlato con i dirigenti, abbiamo le idee molto chiare, non è un segreto stiamo cercando un difensore e un trequartista. Prima arrivano però, meglio è, questo è normale, per integrarsi». Rolando e Sneijder gli indiziati a completare lo scacchiere. «L'olandese è ancora un giocatore del Galatasaray, aspettiamo, vediamo se arriva e poi ne parliamo». Occhio all'inserimento del Manchester United.



L'OCCASIONE

Anche Mancini non ha fatto il Mourinho, ma sicuramente fiuta l'occasione, sente il rumore dei nemici. Cercherà l'impresa anche dovendo rinunciare a Palacio, colpito da un attacco febbrile, che non prenderà parte al match contro i bianconeri.



«Sarà gara dura, difficile, ma è una classica e se una squadra come l'Inter gioca bene e concentrata può battere chiunque, però bisogna essere bravi. Noi siamo l'Inter e un grande club non deve speculare sul risultato ma avere una mentalità da Inter». Insomma se la giocherà ha «promesso» il Mancio. O almeno ci proverà. E ancora: «Non so se ci siano analogie con il primo Conte per quello che mi riguarda, Pirlo è stato l'acquisto più importante, gli scudetti che hanno vinto sono stati tutti meritati». Chiusura su Podolski. «Abbiamo preparato la partita senza di lui, se arriva il transfert andrà in panchina. Shaqiri? Potrebbe fare al caso nostro». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero