Allegri riparte da Higuain: «Lo scudetto si vince a maggio, Inter-Juve non cambia le nostre certezze»

Allegri riparte da Higuain: «Lo scudetto si vince a maggio, Inter-Juve non cambia le nostre certezze»
VINOVO (TO) – «Domani serve una reazione dopo la sconfitta e le critiche di Milano, a livello nervoso e di gioco». Domani la Juve deve ritrovare la bussola persa...

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VINOVO (TO) – «Domani serve una reazione dopo la sconfitta e le critiche di Milano, a livello nervoso e di gioco». Domani la Juve deve ritrovare la bussola persa a Milano, ecco perché Allegri riparte dal 3-5-2 e Gonzalo Higuain in attacco. «Bonucci e Khedira riposano, hanno giocato sempre, credo che Khedira non giocasse 7 partite di fila dal ’94-’95. Domani gioca Rugani, Higuain in panchina a San Siro? Una scelta che rifarei, è impensabile che Dybala e Higuain giochino 50 partite a testa e gli altri stiano a guardare».


Troppo presto per cambiare sistema di gioco e vedere il tridente in attacco:
«La Juve dovrà cambiare modulo nel corso dell'anno, per sfruttare le caratteristiche degli attaccanti che devono ancora crescere, in questo momento buttare all’aria certezze di anni credo abbia poco senso, dimostra insicurezza».

Per Allegri quella di San Siro è stata
«La partita più brutta a livello tecnico degli ultimi 30 anni», la Juve non può permettersi certi errori. «Era uno snodo importante, potevamo mettere l’Inter a -8 e la Roma a -5. A San Siro ci siamo fatti due gol da soli, senza togliere meriti ai nerazzurri. Abbiamo commesso tanti errori, basta vedere il gol preso su calcio d’angolo, nell’azione del secondo gol siamo andati indietro come i gamberi».

In testa alla classifica c’è il Napoli ma Allegri non è allarmato:
«Pensavo di avere 5-6 punti dopo la quarta giornata, ora ne abbiamo 9, sono contento, siamo sopra la media».

Domani Dybala scalda il motore, a caccia del primo gol:
«Deve rimanere sereno, per lui è un anno importante, tira un po' meno in porta del solito ma anche Morata l’anno scorso rimase 5 mesi senza fare gol».
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Il Messaggero