La Juventus trova il suo regista. Hernanes: «I tifosi? Mi sarei fischiato anch'io»

La Juventus trova il suo regista. Hernanes: «I tifosi? Mi sarei fischiato anch'io»
Il centrocampo detta i tempi di una squadra, quello in campo ieri contro il Cagliari ha scandito un ritmo vincente rispetto a San Siro. Dani Alves e Alex Sandro esterni, in mezzo...

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Il centrocampo detta i tempi di una squadra, quello in campo ieri contro il Cagliari ha scandito un ritmo vincente rispetto a San Siro. Dani Alves e Alex Sandro esterni, in mezzo Lemina, Hernanes e Pjanic. Tre giocatori su cinque diversi dall’Inter, con Pjanic mezz’ala e non più regista. Un esperimento che ha funzionato - al netto di un Cagliari poco probante -, e che ha evidenziato passi in avanti in fase di costruzione del gioco e difensiva (zero tiri in porta concessi). Bene sugli esterni con Dani Alves e Alex Sandro inarrestabili e decisivi anche in fase realizzativa, ancora meglio in mezzo.


La Juve ha trovato il suo regista in attesa del rientro decisivo di Marchisio, Hernanes non sarà un fenomeno (per dirla alla Marotta) ma garantisce equilibrio e una buona dose di copertura in fase di non possesso. Ottima anche la prova di Lemina interno destro, e Pjanic sul centrosinistra, libero dalle responsabilità della regia e più pericoloso nella metà campo avversaria. Unica nota stonata il caso Cuadrado, già rientrato. Il colombiano aveva abbandonato il ritiro alla vigilia - dopo aver saputo di non essere tra i titolari -, salvo poi rientrare alla base incassando il perdono di Allegri. Oggi era regolarmente a Vinovo ad allenarsi con i compagni (se la caverà solo con una probabile multa) e si candida per una maglia da titolare contro il Palermo. Proprio come Hernanes, pronto a fare autocritica e deciso a riconquistarsi il popolo juventino


«L’anno scorso i tifosi mi hanno fischiato - le sue parole a Sky Sport e Premium -, lo avrei fatto anche io perché sul campo non ho dimostrato quello che so fare. Ero un giocatore da gol, doppio passo e tiro in porta, ma ho avuto bisogno di tempo per adattarmi al mio nuovo ruolo. Ci sono tante aspettative su di noi, non possiamo sbagliare, credo che questa sia la Juve più forte in cui io abbia mai giocato» Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero