Domani si conclude un percorso e ne comincia uno nuovo: per la Juventus, «che rimarrà oltre qualunque calciatore» e per Gianluigi Buffon, che inizierà a...
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«La Juve è una famiglia. La mia famiglia. E io non smetterò mai di amarla, ringraziarla e chiamarla 'casà. Perché mi ha dato tanto. Tutto. Sicuramente molto più di quanto io non abbia fatto nei suoi confronti». È un passaggio dell'addio alla Juventus, e ai suoi tifosi, di Gianluigi Buffon. «L'emozione è tanta. Troppa», rivela il portiere, che ringrazia tutti i suoi sostenitori alla vigilia della sua ultima partita in bianconero. «Ognuno di voi - scrive - ha contribuito a rendere speciale ogni istante della mia vita in bianconero. Una vita che è diventata una seconda pelle. Una pelle che ho indossato, amato e rispettato. E che ho custodito e protetto con tutto me stesso. Con tutti i miei limiti, ma anche con tutta la passione che mi ha sempre accompagnato». «Sono arrivato allo stadio in bicicletta. Ero tanto giovane - conclude Buffon -. E domani vorrei metaforicamente allontanarmi a piedi per poter assaporare ogni istante, sentire la fatica del distacco. E la gioia dei saluti. Per emozionarmi. E per capire che mai sarò lontano da quel posto che chiamerò 'casà. Per Sempre! E per poter salutare i compagni e gli amici che mai smetterò di chiamare fratelli. Fino alla fine! Per sempre vostro». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero