Juventus, Buffon: «Non ho smesso perche mi sentivo bene e volevo rispettare i sogni del Gigi bimbo»

Juventus, Buffon: «Non ho smesso perche mi sentivo bene e volevo rispettare i sogni del Gigi bimbo»
TORINO “Due anni fa avevo praticamente smesso di giocare”. Poi si è riaccesa la scintilla e Gigi Buffon è tornato a casa, riscoprendo vecchi e nuovi...

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TORINO “Due anni fa avevo praticamente smesso di giocare”. Poi si è riaccesa la scintilla e Gigi Buffon è tornato a casa, riscoprendo vecchi e nuovi stimoli. E una confessione a sorpresa: “Da ragazzino ho simpatizzato per l’Inter...E a proposito: non ho smesso di giocare perché mi sentivo bene e volevo rispettare i sogni del Gigi bimbo. Se a 6 anni mi avessero detto che sarei diventato un portiere di Lega Pro - neanche di Serie A -, avrei pianto dalla gioia. Tornare a Torino? Una scelta naturale. Ho fatto un anno bellissimo a Parigi - racconta il numero 77 bianconero a Jtv -, probabilmente ci voleva per disintossicarmi. I contatti con il mondo Juve non si sono mai interrotti; ho fatto una stagione all’estero senza recidere il cordone ombelicale. L’adrenalina è quell’energia e quell’insensatezza che ti spinge a fare cose anche estreme. Contro l’Inter, al gol di Dybala, l’adrenalina mi ha spinto ad abbracciarlo e stare insieme a tutti, magari esponendoti a rischi, anche a costo di pagar dazio. Nei momenti di difficoltà io prospero, riesco a dare il meglio di me. In questo momento non sto male, l’essere umano si abitua facilmente alle situazioni nuove. Ho trovato i miei spazi e devo dire che ci sto bene. Da giovane ero innamorato di Trapattoni perché fischiava, quando è andato all’Inter ho tentennato e ammetto che ho simpatizzato per i nerazzurri. Poi quando è andato via ho seguito le squadre di provincia, dai 12 anni in poi la passione per il Genoa mi ha travolto. Questo dimostra quanto siano fondamentali le figure che ti formano nel calcio”.
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Il Messaggero