Obiettivo qualificazione. Il resto è noia. Parola di Massimiliano Allegri. La sua Juve può permettersi pure di perdere e strappare il pass per gli ottavi se il Siviglia non...
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Le scelte ballano dal 3-5-2, al 4-3-3 o al 4-4-2. «Fisicamente stiamo meglio, le 3 vittorie in campionato ci stanno aiutando a crescere. Sono arrivati 10 giocatori nuovi. Ci vuole tempo. In Champions è ancora tutto aperto, ecco perché domani ci vorrà anche da parte dei tifosi un sostegno importante, che sarà fondamentale». E ancora: «Sono rimasto sorpreso non dalla grande partenza in Champions, ma dai punti che ci mancano in campionato. Dybala? Troppi elogi, ha 22 anni, bisogna lasciarlo tranquillo, non si possono addossare tutte le responsabilità della Juve. Mandzukic alla fine della stagione i gol li farà. Ha fatto alcuni gol pesanti. Ho visto la partita fra City e Liverpool, è una gara che fa storia a sé, noi dobbiamo cercare di sfruttare i loro punti deboli. Non possiamo andare in bocca all’avversario, soprattutto quando le squadre ci aspettano. Dobbiamo imparare a gestire i ritmi della partita».
Insieme ad Allegri in conferenza stampa c’era Marchisio. «Mi rende felicissimo che l’Uefa mi abbia inserito nella squadra tipo dell’ultima Champions. In Europa siamo cresciuti, abbiamo trovato una grande continuità. Loro sono fortissimi, hanno tanti campioni, ma non sono mai riusciti ad andare tanto avanti. Sappiamo la loro voglia di arrivare primi, come la nostra. Ce la giocheremo fino alla fine. Abbiamo avuto difficoltà all’inizio. Avevamo bisogno di lavorare insieme». Il principino guarda avanti: «Le big ogni anno migliorano, ma ho visto una Juve in crescita, l’Europa adesso è casa nostra. Non esistono partite facile. Il City ha subito una sconfitta pesante in Premier contro il Liverpool, saranno arrabbiati e avranno maggiori motivazioni per fare bene. Le assenze si compensano da una parte e dall’altre. Ogni vittoria è importante, soprattutto in questo periodo, per tornare a giocarsi lo scudetto serve continuità. Il campionato è lungo, sappiamo che la nostra strada è in salita, sarà molto difficile recuperare». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero