Juve, il ds bianconero: «La folle idea dopo il gol in rovesciata»

Juve, il ds bianconero: «La folle idea dopo il gol in rovesciata»
L'idea «folle», come definisce il passaggio di Cristiano Ronaldo alla Juventus, risale allo scorso aprile e a quel gol in rovesciata nell'Allianz stadium che...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'idea «folle», come definisce il passaggio di Cristiano Ronaldo alla Juventus, risale allo scorso aprile e a quel gol in rovesciata nell'Allianz stadium che scatenò l'ovazione dei tifosi bianconeri per l'attaccante portoghese. A svelare il retroscena, nel giorno della presentazione a Torino del giocatore, è Fabio Paratici. «Nei giorni successivi alla Champions ho sentito il suo procuratore (Jorge Mendes, ndr), che mi ha riferito dell'emozione del giocatore per quell'applauso - rivela il ds bianconero, ai microfoni di Sky -. Mi disse »un giorno vorrebbe giocare alla Juve« e io gli risposi 'un giorno...». I sogni son desideri, diceva Cenerentola, ma questa volta la favola era destinata a diventare realtà. «Quando ci siamo incontrati per definire l'affare-Cancelo - prosegue Paratici - Mendes mi ha spiegato la situazione. Ne ho parlato con il presidente, perché la cosa più difficile era far quadrare i conti». Andrea Angelli «si è preso un paio d'ore e poi mi ha detto 'vai avanti, prova a vedere se c'è veramente questa opportunità'». E l'opportunità era davvero concreta. Era «un'occasione unica di portare un giocatore che è universalmente riconosciuto come il più forte del mondo, il più determinante, quello che ha vinto più titoli - sottolinea Paratici -. Quando poi le trattative sono fatte tra due grandi club, quasi delle istituzioni, come Juve e Real Madrid, e hai la volontà del giocatore e una grande professionalità dei suoi agenti, diventa più facile fare business e fare i trasferimenti».

  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero