Italrugby, ufficiale il divorzio dal Ct Brunel. Gavazzi: «Poste le basi per il futuro, presto il nuovo allenatore»

Italrugby, ufficiale il divorzio dal Ct Brunel. Gavazzi: «Poste le basi per il futuro, presto il nuovo allenatore»
La Federugby ha ufficializzato il divorzio dal ct azzurro Jacques Brunel. Il tecnico francese lascia la panchina dell'Italia dopo l'ultimo, fallimentare Sei Nazioni....

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La Federugby ha ufficializzato il divorzio dal ct azzurro Jacques Brunel. Il tecnico francese lascia la panchina dell'Italia dopo l'ultimo, fallimentare Sei Nazioni. Insieme a Brunel lascia anche Philippe Berot che, dal maggio 2012 ad oggi, ha ricoperto il ruolo di assistente allenatore dei trequarti. «Ho sempre avuto rispetto e stima per Jacques Brunel, come tecnico e come persona. Insieme, in questi anni, abbiamo attraversato momenti entusiasmanti come le due vittorie nel 2013 o il successo di Murrayfield dell'anno scorso e periodi più complessi. Jacques ha sempre svolto il proprio ruolo con professionalità ed entusiasmo, nell'interesse del rugby italiano», ha detto il presidente federale Alfredo Gavazzi nel corso di una conferenza stampa tenutasi oggi a Milano. «Sotto la sua guida - ha aggiunto - 43 giocatori hanno debuttato in azzurro e sono state poste le basi per un ricambio generazionale. A nome di tutto il rugby italiano voglio ringraziare Brunel e Berot per il lavoro svolto. Auguriamo ad entrambi i migliori successi per le loro nuove sfide professionali». «È stata una grande esperienza umana e professionale, ringrazio la Federazione per avermi dato questa possibilità e per avermi sostenuto in queste cinque stagioni», le parole di Brunel, che aveva assunto l'incarico di ct a conclusione della Rugby World Cup del 2011 in Nuova Zelanda. «Volevamo dare a questa Nazionale un equilibrio nel gioco e l'ambizione di sfidare ogni avversario: non sempre abbiamo giocato il rugby che avremmo voluto, ma lascio un'Italia con la voglia di scendere in campo per imporre sempre qualcosa nei confronti della squadra che ha di fronte. Un vecchio giocatore una volta mi ha detto che il rugby è uno sport dove c'è un pallone e ci sono gli uomini: quando non c'è più il pallone, rimangono gli uomini. Porterò sempre con me il ricordo del rugby italiano e delle persone che sono state al mio fianco in questa avventura».
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Il Messaggero