Italia, vietato sbagliare: stanotte a Cali l'ottavo di finale contro l'Egitto

Il Ct azzurro Roberto Menichelli
Resettare tutto, aveva detto Gabriel Lima qualche giorno fa. Perché stanotte parte un altro Mondiale, un’altra storia, e quello che è stato fatto finora conta...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
6,99€
Per 6 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Resettare tutto, aveva detto Gabriel Lima qualche giorno fa. Perché stanotte parte un altro Mondiale, un’altra storia, e quello che è stato fatto finora conta poco. Una notte da dentro o fuori, quella di Cali dove gli azzurri affronteranno l’Egitto per gli ottavi di finale della FIFA Futsal World Cup. Una notte di passione, dopo i tre successi contro Paraguay, Guatemala e Vietnam che hanno consolidato piccole certezze e oliato al meglio i meccanismi, in attesa proprio della prima sfida senza prove d’appello, contro quella stessa squadra che, all’ultimo torneo iridato in Thailandia, la Nazionale di Menichelli spazzò via con un netto 5-1.


Anche qui, però, i precedenti valgono come semplice statistica. Sono passati quattro anni, e sebbene il ricordo sia ancora vivo, adesso si guarda solo avanti. Con concentrazione, determinazione, coraggio. Senza pensare alla medaglia di bronzo conquistata all’ultimo Mondiale o alla cocente e ancora fresca delusione dell’Europeo. Senza guardare al possibile quarto di finale contro l’Argentina, che poco prima degli azzurri scenderà in campo contro l’Ucraina. Conta solo qui (o meglio lì) e ora: in Italia saranno le 3 di notte, a Cali le 20 ma il filo che collega il Belpaese alla Colombia sarà tutto tinto d’azzurro. Inutile girarci intorno, è la partita più importante e l’Italia non vuole sbagliare.

Menichelli si affida ai gol di Fortino, alle parate di Mammarella, alla concretezza, alla quantità e qualità di Romano e Lima, alla voglia di Honorio, Ercolessi, Giasson e Cesaroni di entrare per la prima volta nel tabellino di questi Mondiali. Si affida alla “squadra”, il Ct azzurro, perché è attraverso quella che si costruiscono gol e vittorie. All’esperienza e al carattere dei suoi. Perché nulla è scontato, soprattutto quando si scende sul parquet da favoriti. Chiedete al Brasile campione del Mondo uscente, eliminato la scorsa notte ai rigori per mano dell’Iran, o alla Spagna che non ha avuto vita facile contro il Kazakistan. L’Italia ha il pronostico dalla sua, ma la vittoria va conquistata.


Per Sergio Romano sarà una notte speciale: festeggerà le 100 presenze in Azzurro e suo papà Stefano, nell’attesa, ha voluto dedicargli una lettera: "La ricchezza che ho ricevuto da mio figlio non sta solo nelle gioie seguite ai tuoi trionfi, ma nel valore ancora più grande di dover essere costretto a ripensarmi di fronte alle sofferenze dovute a insuccessi, infortuni e delusioni. Questo è quello che rappresenta per me lo straordinario traguardo che stai per ottenere. Ed è per tutto questo che ti dico grazie".  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero