L'Italia dei giovani deve trovare l'equilibrio, fondamentale nello scontro diretto con la Spagna

Ventura
Il risultato comunque di prestigio e l’esperienza da mettere nel curriculum dei giovani ancora da svezzare: è il raccolto di Ventura nell’amichevole di...

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Il risultato comunque di prestigio e l’esperienza da mettere nel curriculum dei giovani ancora da svezzare: è il raccolto di Ventura nell’amichevole di Amsterdam, dove Donnarumma, appena maggiorenne, gioca la prima da titolare nella difesa bambina con Rugani e Romagnoli, e Gagliardini fa da apripista nella serata del debutto anche di Spinazzola, Petagna, D’Ambrosio e Verdi.

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Il ct, battendo l’Olanda 2 a 1, si tiene stretta l’imbattibilità che dura da 7 partite (l’unico ko all’esordio contro la Francia). La sua nuova virata tattica, invece, non convince, anche se il ritorno alla linea arretrata con 3 giocatori (spesso 5), fa già pensare a come si presenterà in Spagna il 2 settembre per lo scontro diretto che può portare direttamente in Russia. Lì conterà l’equilibrio. Cercato e non trovato nell’Arena e contro la nazionale sfiorita di Grim, ct ad interim (in tribuna van Gaal). Il 3-4-1-2, senza lo specialista che sappia alimentare gli attaccanti, non ha senso. Ormai Verratti, quando non fa la mezzala, gioca da regista. Così, avanzato alle spalle di Eder e Immobile, è finito fuori ruolo. L’esperimento, insomma, non è piaciuto. Nel primo tempo il giovane play azzurro si è spesso abbassato a prender palla tra Parolo e De Rossi e quindi non ha mai fatto quanto chiesto dal ct, anche se con una punizione e un corner, cioè da palla inattiva, ha poi determinato le 2 reti azzurre; nella ripresa, restando troppo alto all’inizio, ha allungato in campo l’Italia che di conseguenza ha rischiato sulle accelerazioni degli avversari. De Rossi, capitano nella notte in cui ha raggiunto Zoff (112 presenze), si è arreso dopo 35 minuti (contusione alla schiena). Ma ha lasciato l’Italia in vantaggio e quasi al sicuro. Perché il carattere e lo spirito sono rimasti gli stessi di quando si è ritrovata sotto per l’autorete di Romagnoli (1° gol incassato dopo 3 clean sheet): Eder, tra i più ispirati, ha subito pareggiato e Bonucci ha completato la rimonta. I primi passi di Gagliardini sono stati incerti. Meglio, tra i debuttanti, Spinazzola. E complimenti a Donnarumma, decisivo nel finale. Su Sneijder, non uno qualsiasi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero