Non è più la World league, eppure l’Italia manca le final six. Un anno fa, gli azzurri furono 12esimi nell’ultima edizione della World league, ieri sera...
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La Nations league non sarà italiana, dunque, sperando che poi lo sia nel calcio.
Calcistico è stato il pubblico a Modena, anche per lo 0-3 subito dagli Usa, e non soltanto per i nuovi idoli di casa, Zaytsev e Anzani, al PalaPanini è stata festa a prescindere. Dice bene il centrale Daniele Mazzone: “All’estero, escluso quando giocavamo contro i padroni di casa, c’erano appena 50-100 spettatori, contro il metà palazzetto pieno delle altre 3 gare a Modena”.
Il weekend emiliano finisce con il doppio 0-3, dalla Russia e dagli Usa ((23-25, 17-25, 27-29), con la sola vittoria sulla Francia.
L’ufficialità dell’eliminazione era arrivata la mattina, con il 3-0 della Polonia sull’Australia. A Lilla, dal 4 all’8 luglio, la Francia si presenterà da prima della classe, con 12 vittorie, poi Russia, Usa e Serbia con 11 successi, Brasile e Polonia con 10. «Russia favorita - riflette Anzani -, magari davanti ai francesi».
E’ l’anno dei mondiali (uomini in Bulgaria e Italia, con finale a Torino, donne in Giappone), non c’è comunque allarme, considerate le rotazioni proposte dai ct, per provare nuovi e nuove. Certo il bilancio di 8 vittorie e 7 sconfitte per gli azzurri è negativo. Meglio le donne, con 10 vinte e 5 perse, e il 6° posto, a un’affermazione dalla Turchia, ultima qualificata.
Il ct Gianlorenzo Blengini evidenzia la maggiore difficoltà: «I viaggi. Rispetto ad altre nazionali europee siamo stati sballottati in giro per il mondo. Il mio taccuino è pieno di appunti, anche per l’organizzazione».
A Modena è rimasto a riposo Juantorena, le alternative Randazzo e Maruotti non convincono. L’altro martello resta Lanza, con Nelli come alternativa. Primo centrale è Anzani, Daniele Mazzone è favorito su Candellaro per l’altro posto, mentre Colaci si fa preferire a Rossini come libero. Baranowicz potrebbe restare come palleggiatore di riserva, rispetto a Giannelli. Che con l’infortunio aveva complicato la corsa per la Francia.
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Il Messaggero