Italia, la Nations League parte con un pareggio: 1-1 contro la Polonia

dal nostro inviato BOLOGNA - La Nazionale ancora non c'è, anche se il pari contro la Polonia bisogna prenderlo come punto di ripartenza dopo il flop mondiale. A...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
dal nostro inviato BOLOGNA - La Nazionale ancora non c'è, anche se il pari contro la Polonia bisogna prenderlo come punto di ripartenza dopo il flop mondiale. A Bologna per fare centro serve il rigore di Jorginho che comunque santifica la rimonta, fondamentale per il morale di questo gruppo tutto da assemblare. Perché l'Italia di Mancini, al debutto della Nations League, almeno ci mette la sua grande voglia. Gioca la partita senza avere paura, rischia perché Lewandoski trascina i suoi compagni in ogni ripartenza. Va sotto perché Jorginho, prima di farsi perdonare quando spiazza Fabianski, regala palla in una zona che scotta. E soprattutto è come se giocasse in inferiorità numerica per un'ora e un minuto. Balotelli c'è ma non si vede.

 

SCELTA INCOMPRENSIBILE
Chissà perché il ct insiste su SuperMario che attualmente non è presentabile. In panchina si arrabbia con il titolare che non si muove. E, in ritardo, si rende conto di avere accanto chi è più avanti di lui. Ecco Belotti che lo sostituisce in corsa. Immobile, invece, rimane a guardare, nonostante abbia firmato l'ultimo successo in casa da 3 punti, il 5 settembre 2017 a Reggio Emilia contro Israele. E' passato più di un anno.

CAMBIO DECISIVO

Bologna fischia Balotelli. Ma spinge Mancini che qui esordì a 16 anni. Le sostituzioni del ct, dopo l'intervallo, saranno decisive: subito Bonaventura per Pellegrini che è ancora in ritardo; poi Belotti per Balotelli e soprattutto Chiesa per Insigne. Gagliardini ci mette il fisico, Bernardeschi la qualità anche se si mangia un gol grande così sullo zero a zero. Il fluidificante mancino Biraghi, nella notte dell'esordio, usa bene il sinistro quando attacca, meno quando difende. Su quella fascia si ritrova davanti Chiesa (nel loro club, non accade: l'attaccante parte a destra). Ecco che la Nazionale torna a essere efficace e, dopo 73 minuti, inquadra finalmente la porta di Fabianski. Tira Chiesa che poi conquista anche il rigore per il pari. E per restare in corsa nel gruppo 3. Lunedì la trasferta di Lisbona per sfidare il Portogallo e non Cristiano Ronaldo.  


  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero