Di questo passo saremo costretti a sfornare neologismi per raccontare adeguatamente questa Italia. Che non ha già vinto i mondiali, chiaro: gli entusiasmi vanno in qualche...
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Mostruosa la prestazione delle nostre. Paola Egonu è ancora una volta incontenibile, 33 punti con 5 muri e 3 ace. Sylla è sempre più affidabile come seconda opzione offensiva, 22 punti e 4 muri. E poi ci sono quei numeri di squadra da stropicciarsi gli occhi. Il servizio apre crepe nella metà campo avversaria, 6 gli ace ieri contro 2 delle americane. Il muro è ormai il marchio di fabbrica azzurro, un dominio anche contro gli Usa (15 a 8). Segno più anche per la distribuzione del gioco: Ofelia Malinov riscatta la prestazione opaca contro la Russia con una partita impeccabile.
ANCORA TU
Adesso ci si riposa qualche giorno, poi, da domenica, si aprirà la terza fase. In sostanza: si scatena la battaglia per il podio. L’Italia dovrà vedersela contro la Serbia - corsi e ricorsi storici, anche per gli uomini è stato così e l’esito è stato tutt’altro che felice - e le padrone di casa del Giappone. Sulla carta poteva andare meglio (Cina e Stati Uniti sono finite nell’altra pool con l’Olanda). Ma, visto com’è andata sin qui, siamo davvero così sicuri che debbano essere le giovani azzurre a preoccuparsi di chi c’è dall’altra parte della rete?
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Il Messaggero