Italia, Mandragora e Baselli in coro: «Mancini è l'uomo giusto per crescere»

lL'Italia riparte da qualche giovane dal grande futuro, un di questi Rolando Mandragora. «Ho pianto per la retrocessione del Crotone, perché non lo meritavano la...

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lL'Italia riparte da qualche giovane dal grande futuro, un di questi Rolando Mandragora. «Ho pianto per la retrocessione del Crotone, perché non lo meritavano la squadra, la società, la città, i tifosi. È stata un'esperienza che mi ha fatto crescere, mi ha dato continuità e non potrò che ringraziare quel club». Così Rolando Mandragola, giovane centrocampista classe '97, uno dei volti nuovi dell'Italia di Roberto Mancini. «Il mio futuro è ancora da decidere - ha proseguito il giocatore di proprietà della Juventus - valuterò insieme alla società per cercare di capire cosa fare per continuare il mio percorso di crescita». Una decisione però Mandragola sembra averla presa: «Il campionato italiano è ancora tra i più belli e competitivi, ci permette di confrontarci con grandi campioni e di maturare anche pensando alle convocazioni in azzurro. Questo raduno è un'occasione importante, che va sfruttata nel migliore dei modi». Mandragora è di Napoli. «Il rapporto che ho con Napoli è un rapporto sicuramente bello e positivo, è la città con cui sono nato e in cui sono cresciuto fino all’età di 14 anni, quindi non posso che avere un rapporto bello e dei ricordi positivi. Anche tifoso? No, questo no. Per quanto riguarda il mio futuro, farò le valutazioni del caso insieme alla Juventus e vedremo quale sarà il processo di crescita migliore da effettuare»

 

"Dopo la mancata qualificazione ai mondiali, la priorità è cercare di aprire per la Nazionale un nuovo ciclo, servirà tempo, ma già questo ritiro con tanti giovani può dare la svolta". Lo ha detto Daniele Baselli, il centrocampista del Torino chiamato per la prima volta nella nazionale maggiore dal neo ct Roberto Mancini.

    "Cercheremo di sfruttare questo ritiro per conoscerci e metterci in mostra, soprattutto per fare un buon debutto - ha aggiunto Baselli - personalmente aspettavo questa chiamata da tanto, è il sogno di bambino che finalmente si avvera". Sul suo futuro, nessun dubbio: "Con Mazzarri il Torino può fare il salto, c'è rammarico per la stagione appena conclusa, ci è mancata continuità ma sono convinto che l'anno prossimo la stagione sarà migliore", ha concluso il giocatore granata sotto contratto fino al 2022.
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Il Messaggero